La domus: il mosaico di Oceano

Il mosaico è una tecnica decorativa usata in particolare per i pavimenti delle stanze di rappresentanza delle domus e gli ambienti termali

Su un letto di malta si disponevano tasselli di pietra, vetro o altro materiale in modo da formare dei disegni secondo uno schema prestabilito. Esistevano diversi tipi di mosaico in base alla grandezza degli inserti. La tecnica più comune è l’opus tessellatum, in cui erano impiegate tessere di pietra colorata di cm 1-1,3 di lato.

Allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sono presenti due pavimenti di una ricca domus con questo tipo di decorazione. Nell’atrio, al centro del pavimento, compare il ritratto del dio Oceano con folta capigliatura e barba. Intorno vari motivi tra cui triangoli, trecce, onde, coppe. È un mosaico policromo, del II-III sec.d.C, di magnifica fattura, non solo per la ricchezza e qualità decorativa, ma anche per la limitata dimensione delle tessere utilizzate per alcuni particolari come i delfini. La raffigurazione del dio Oceano è molto rara: compare poche volte in Italia mentre è più comune in Africa settentrionale.

Il vicino triclinium presenta un mosaico con motivi di colore nero su fondo bianco. Compaiono due coppe biansate, tralci di edera e di vite che rimandano ai banchetti, normalmente svolti in questa stanza, durante i quali si poteva degustare del buon vino. 


14/04/2020