Certi bambini

Kino

Oggetti smarriti 2005

Italia, 2004
Titolo originale: Certi bambini
Genere: Drammatico
Durata: 95'
Regia: Andrea e Antonio Frazzi
Cast: Gianluca Di Gennaro, Carmine Recano, Arturo Paglia, Sergio Solli

Tratto dal romanzo di Diego De Silva.
Rosario vive in una casa popolare con una nonna, Lilina, che accudisce amorevolmente. Nonna Lilina, tra una compressa di Roipnol e una dose di Micoren, passa le giornate davanti alla televisione. La vita di Rosario si svolge tra le anguste mura di casa e il Burger King, la birreria che frequenta quotidianamente, di rimpetto alla sala giochi Las Vegas, e dove incontra i suoi compagni, i bambini che fanno branco intorno a lui, che fin dalle prime battute si mostra il più carismatico del gruppo.

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Biglietti presso:
Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
Cassa del Teatro Auditorium lunedì-sabato dalle 10 alle 19
Cassa del Teatro Sociale lunedì-sabato dalle 16 alle 19
Teatro S. Marco da un'ora prima dell'inizio delle proiezioni

Certi bambini crescono in una famiglia disagiata, e non riescono a ribellarsi al cattivo ambiente in cui vivono. Certi bambini si danno arie da grandi per far vedere che sono dei duri e raccontano di aver fatto cose che non hanno fatto per non fare la figura della femminuccia. Certi bambini sono solo dei bambini, e come tali vogliono solo giocare, e giocano con quello che hanno a disposizione. Certi bambini fanno a gara ad attraversare l'autostrada senza farsi investire, certi bambini giocano a pallone per la strada. Certi bambini hanno appenna ammazzato un uomo.
Uno dei rari casi in cui non si rimpiange il finanziamento pubblico concesso ad un film italiano, "Certi bambini" è il secondo lungometraggio dei fratelli Frazzi a cinque anni dall'apprezzato "Il cielo cade". Basata sull'omonimo romanzo di Diego De Silva (anche co-sceneggiatore), questa pellicola è però ben diversa dalla loro opera prima. O no?
Dove c'era la tranquilla campagna toscana e l'ombra dell'occupazione tedesca, c'è una Napoli dura e sfaccettata, composta da obiettori che lavorano nei centri di accoglienza e pedofili che comandano una banda di piccoli criminali. Dove c'erano i nazisti, c'è la camorra. E ci sono i bambini ad osservare cosa succede intorno a loro, anche se questa volta ne sono forse più consapevoli. Forse, perché Rosario è un undicenne che fuma e dice agli amici di aver messo incinta una donna, ma è anche un ragazzo che si prende cura della nonna malata ed è pronto a dare una mano agli altri. Rosario, in fondo, non è altro che un bambino andato a fondo nel mare di criminalità in cui vive.
Proprio partendo dai classici stereotipi della Napoli cinematografica, "Certi bambini" riesce a raccontarci qualcosa di nuovo sull'argomento. I fratelli Frazzi, a partire dall'uso del CinemaScope, si lasciano alle spalle i prodotti televisivi che hanno diretto a pacchi e realizzano un film che ha sì qualche scelta di montaggio un po' pretenziosa ma che sa catturare lo spettatore e avvolgerlo in un'atmosfera di continua tensione. Un film intenso e ben girato, cosa rara in certo cinema italiano, che si avvale di una serie di bravi interpreti anche tra i non professionisti (ma qualche sottotitolo avrebbe giovato).
Forse non è un vero film di denuncia, ma probabilmente non aveva nessuna intenzione di esserlo. E' un film che si propone di raccontare, e magari comprendere e farci comprendere, una situazione ben più complessa di quello che possiamo pensare. Perché guardando questo film è chiaro che certi bambini bisogna salvarli da piccoli, prima che sia troppo tardi.
Da www.cinefile.biz


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