Elementi decorativi e simbolici nelle opere di legno intagliato del Castello del Buonconsiglio

Konferenz

Conferenza parte della mostra "Gli incanti dell'arte. Dieci anni di acquisizioni al Castello del Buonconsiglio"

Relatore: Umberto Raffaelli

Un nuovo incontro, nell’ambito del ciclo di conferenze dedicate ai temi proposti dalla mostra “Gli incanti dell’arte”, è in programma giovedì 12 febbraio alle 18, al Castello del Buonconsiglio.
Dopo Fernando Mazzocca che ha approfondito la figura di Giovanni Battista Lampi, Ezio Chini che ha illustrato “Bagliori, tenebra e sadismo nella “Giuditta” di Pietro Ricchi” e Paola Marini che attraverso l’opera, “il Miracolo di S.Agnese” ha tracciato il percorso artistico di Alessandro Turchi detto l’Orbetto, giovedì 12 sarà Umberto Raffaelli ad approfondire gli aspetti meno conosciuti delle decorazioni delle opere lignee presenti nelle collezioni del Museo.
Nell’incontro in programma alle 18, Umberto Raffaelli, etnografo, già direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di S. Michele all’Adige, illustrerà gli elementi decorativi e simbolici delle opere di legno intagliato, esposte nella sezione della mostra “Gli incanti dell’arte” al Castello di Stenico.
I manufatti realizzati dai maestri artigiani dei secoli scorsi, e gli elementi simbolici che li decorano, sono legati alla vita quotidiana del mondo contadino. Così, i pochissimi esemplari degli archi da culla conservati a Castel Stenico, ci suggeriscono l’uso e la delicata funzione a cui erano destinati: l’arco, intarsiato con dei motivi dal significato benaugurate, reggeva un velo o un tessuto leggero di lino che proteggeva il neonato dal sole, dagli insetti e dal vento.
I cassoni nuziali decorati da intarsi di diversi tipi di legno, che contenevano la dote della sposa e un piccolo comparto per il libro da Messa e altri oggetti preziosi, sono importanti testimonianze per ricostruire la storia di un mondo contadino e alpino che è mutato nel corso del tempo in modo significativo.
L’appuntamento è dunque per giovedì 12 febbraio alle 18 al Castello del Buonconsiglio per scoprire, attraverso i manufatti, le decorazioni e i simboli realizzati dalla maestria di pazienti artigiani, il significato, i tempi e i ritmi di una cultura alpina e contadina che appartiene al nostro passato.