Grido di Pietra

Konferenz

57° TrentoFilmFestival
Emozioni tra le pagine

Emozioni tra le pagine: Reinhold Messner presenta Grido di pietra (Ed. Corbaccio)

Sono passati cinquant'anni da quando Cesare Maestri e Toni Egger raggiunsero per primi la vetta del Cerro Torre, una montagna da sempre mitica per gli alpinisti di tutto il mondo. Ma durante la discesa Egger perse la vita, e da allora il clamore sullo loro impresa non si è mai spento, tra coloro che li acclamano tuttora e chi, invece, non crede che siano mai arrivati in cima.

Messner interviene nella vicenda ed esprime apertamente i propri dubbi sulla riuscita dell’impresa di Maestri ed Egger, vuoi perché chi li ha succeduti non ha mai trovato tracce del loro passaggio, vuoi perché la prima ascensione «certa» fu quella di Casimiro Ferrari nel 1974, ben quindici anni dopo, vuoi, ancora, per come andò il secondo tentativo di Maestri nel ’70. Nel ripercorrere le vicende Messner - che per la prima volta in questo libro si fa storico e cronista, anziché protagonista in prima persona -, incontra tutti i personaggi che hanno fatto la storia del Cerro Torre, da Walter Bonatti a Maestri, Ferrari, Fava e Ermanno Salvaterra («l'Uomo del Torre»), cercando sempre di scavare nella psicologia di questi alpinisti, di capirne, da esperto, ansie, insoddisfazioni, nodi irrisolti.

Reinhold Messner
Avviato all’alpinismo molto precocemente dal padre si dedica a scalare le vette alpine fin dall’età di tredici anni. La sua filosofia alpinistica matura secondo un preciso stile che punta a non “invadere” le montagne, solo ad arrampicarle, usando la minore attrezzatura possibile, il cosiddetto “stile alpino”. La prima scalata oltre gli ottomila Messner la mette a segno nel 1970, quando raggiunge la vetta del Nanga Parbat. Impresa segnata dalla perdita del fratello Günther nella discesa, due giorni dopo aver raggiunto la cima. La sua fama raggiunge il mondo intero nel 1978, quando sale “il tetto del mondo”, l’Everest con Peter Habeler senza l’ausilio di ossigeno. Nel 1980, Messner raggiungerà nuovamente la vetta senza ossigeno e in solitaria. Il traguardo è il più ambito, scalare per primo tutte e quattordici gli “ottomila”, Messner lo raggiunge nel 1986. Una carriera inimitabile la sua, che conta oltre cento spedizioni e 3500 scalate. Messner è autore di molti libri e dal 1999 al 2004 è stato Membro del Parlamento Europeo eletto come indipendente nella lista dei Verdi italiani. Oggi si dedica alla gestione dei Messner Mountain Museum, un complesso museale dedicato a tutti gli aspetti della montagna con sedi a Bolzano, Solda, Castel Juval e Monte Rite.