Il metodo Gronholm
Stagione Teatrale di Rovereto 2007 | 2008
Nuovo Teatro
Il metodo Gronholm
di Jordi Galceran
traduzione di Enrico Ianniello
regia Cristina Pezzoli
con Nicoletta Braschi, Maurizio Donadoni, Enrico Ianniello, Tony Laudadio
Lidea dello spettacolo nasce da un aneddoto reale. Qualche anno fa a Madrid, in una busta dellimmondizia fu trovato un fascicolo contenente domande di assunzione per una catena di supermercati.
Uno degli impiegati del dipartimento del personale aveva annotato le sue impressioni sui candidati: straniero grasso, questa no, brutta e stracciona, grassoccia con brufoli, fuori di testa, padre alcolizzato. Limpiegato, giustificato dalla sacra missione che gli era stata raccomandata, si è creduto in diritto di poter mettere per iscritto quelle bestialità. Il solo fatto di avere il potere di concedere o no un posto di lavoro lo legittimava ad essere crudele, maschilista, xenofobo. Immaginai le ragazze che aspiravano a essere cassiere di quel supermercato mentre tentavano di dare una buona immagine di loro stesse di fronte a questo individuo, facendo e dicendo quanto credevano si aspettasse da loro, le immaginai disposte a sopportare anche delle piccole umiliazioni pur di conseguire il posto di lavoro di cui avevano bisogno.
Questo è quanto fanno, fino allestremo, i personaggi de Il metodo Gronholm, perchè non importa chi siamo né come siamo, ciò che conta è lopinione che gli altri, spettatori della nostra vita, deducono dalla nostra apparenza. La nostra autentica identità non interessa a nessuno, a parte noi stessi. Il metodo Gronholm ha alcuni punti di contatto con unaltra mia pièce precedente Parole incatenate. Entrambe parlano di crudeltà ed in questa la crudeltà si manifesta nei rapporti di lavoro e lo fa in uno dei processi più crudeli che si vivono in questambito: una selezione del personale.
La trama è semplice: gli ultimi quattro candidati ad un incarico manageriale di unimportante multinazionale sono riuniti per essere sottoposti alle prove finali del processo di selezione. Lidea del gioco come metafora delle relazioni umane, sempre presente nelle mie opere, diventa, qui, un referente assoluto. Dal punto di vista formale nella pièce si gioca, a tutti i livelli possibili: i personaggi giocano tra loro e lo spettatore è invitato a partecipare a questo gioco, cercando di scoprire la vera personalità degli aspiranti, a scoprire dovè la verità e dove la menzogna, se è possibile. Tutte le prove a cui vengono sottoposti i personaggi, per quanto possa sembrare incredibile, sono ispirate ad autentiche tecniche di selezione del personale, documentate in manuali di specialisti della materia. Quello che accade nella pièce è condurle alle estreme conseguenze, senza nascondere la comicità derivante dallassurda inclemenza di tali prove. Di questi piccoli effetti collaterali del piccolo mercato parla questa commedia.
Jordi Galceran
Biglietti:
Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20
Organisation: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura