L'uomo, la bestia e la virtù

Theater

Stagione Teatrale di Rovereto 2007 | 2008

Teatro Eliseo
L'uomo, la bestia e la virtù
di Luigi Pirandello
regia Fabio Grossi
con Leo Gullotta, Claudio Valli, Antonella Attili
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
produzione Teatro Eliseo

Commedia tra le più rappresentate e meglio accolte dal pubblico, probabilmente per le sue esteriori apparenze di pochade che ne nascondono l’intima drammaticità e il suo più valido e intrinseco significato: quello di una satira graffiante delle ipocrisie e del perbenismo borghese, satira che la rende attuale ancora oggi a ottantacinque anni di distanza.
Tratta dalla novella Richiamo d’obbligo fu rappresentata per la prima volta nel maggio del 1919 e ben presto tradotta e messa in scena anche all’estero. Un successo insperato, visto il dissenso della “prima milanese” e la rimozione dalle scene italiane durante gli anni del fascismo, di questo testo considerato “triviale”, anche se, nel 1922, il critico Silvio D’Amico esprime un giudizio favorevole: “Tutto è trattato con spirito originale, e in tutto s’avverte un sapore acre e nuovo non conosciuto nel nostro teatro prima che Pirandello v’apparisse”. Ma dagli anni Cinquanta, “l’iniezione di veleno” di quest’opera, considerata da Pirandello stesso “una delle più feroci satire che siano mai state scritte contro l’umanità e i suoi valori astratti”, non offende più ed è un susseguirsi di successi.
L’intreccio è molto semplice: il “trasparente” professor Paolino (l’uomo), un insegnate onesto e rispettabile, che dopo aver reso madre “la virtuosa signora Perella” durante una delle frequenti assenze del marito ammiraglio, costringe quest’ultimo, infedele e insensibile al fascino della moglie, e perciò definito “la bestia”, a compiere -contrariamente al suo solito - il proprio dovere coniugale: mezzo per raggiungere tale scopo una torta afrodisiaca appositamente preparata. In un susseguirsi di scene non prive di angosciosa suspense per i due amanti, la vis comica di Pirandello emerge pienamente: il nascituro avrà un padre legittimo, la virtù della signora Perella e la rispettabilità del professor Paolino continueranno ad essere inattaccabili. Testo che fa riflettere sulle ipocrisie umane ma anche intriso di battute in grado di far divertire il pubblico grazie ad un cast di prim’ordine e ad un protagonista d’eccezione, Leo Gullotta, attore versatile, poliedrico e con uno spiccato senso dello humour, che ne fanno uno dei più apprezzati protagonisti della scena italiana.

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Biglietti:
• Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
• Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20


Organisation: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura