La Stasi dietro il lavello
Successo di pubblico e vendite a Mantova
Claudia Rusch conquista il Festival della letteratura
Sala piena in ogni ordine di posti, oltre 200 paganti, e copie del libro La Stasi dietro il lavello esaurite già nel tardo pomeriggio di ieri in tutte le librerie della città meneghina e al tendone-libreria del Festival. La presenza della Keller editore alla importante kermesse letteraria si rivela un successo.
Si è rivelato un grande successo la presenza dell'autrice della Keller editore, Claudia Rusch, al Festival della Letteratura di Mantova. Ieri all'incontro delle 18.45 il pubblico ha riempito in ogni ordine di posti l'ampia sala del Liceo Virgilio. Oltre duecento i presenti con biblietto di ingresso a pagamento e una lunga lista di attesa - che hanno ascoltato con grande attenzione l'incontro con Claudia Rusch e Petra Hulova, moderato da Chiara Valerio. Nel dibattito i temi toccati sono stati ovviamente quelli della scrittura, della vita nella DDR e nei regimi comunisti ma anche sul valore della letteratura come piacere e compagnia.
In particolare Claudia Rusch, prendendo spunto, dalle vicende narrate ne La Stasi dietro il lavello - edito da Keller editore e giunto alla terza edizione e che sarà presentato assieme a Mario Cossali e all'autrice, lunedì sera a Rovereto all'Atelier Foto Aldi in via Rialto alle ore 19 ha parlato della propria infanzia sotto lo sguardo vigile della polizia segreta della Germania dell'Est perché la sua famiglia faceva parte di un ristretto gruppo di intellettuali dissidenti e perché il migliore amico dei suoi genitori era Robert Havemann, già condannato alla forca da Hitler e poi capo dell'opposizione alle derive totalitarie del comunismo della DDR. Per questo motivo davanti alla loro casa c'era stabilmente un'auto con gli agenti della Stasi che la seguivano persino quando andava all'asilo. Situazione proseguita fino ai diciott'anni quando con un timing perfetto cade il Muro. In tutto questo c'è spazio per gli amori, i sogni, le battaglie per gli ideali, per ricordare il nonno morto in un carcere della Stasi ma soprattutto per tanta ironia, sì perché nel libro della Rusch si ride. Il vissuto tragico della vita sotto il regime è superato con l'ironia.
Andando per le strade di Napoli, ricorda la scrittrice tedesca, ho sentito una barzelletta sulla metropolitana: Vedendo gli interminabili lavori per le costruzioni un vecchietto dice Ma questa metropolitana la state costruendo o la state cercando?
Ecco, continua la Rusch, noi sopravvivevamo anche così. Ridendo. Cosa che ho imparato dalle donne della mia famiglia
Organisation: Keller editore