La coscienza di Zeno

Theater

di Tullio Kezich
dal romanzo di Italo Svevo
Compagnia Plexus T
Regia di Piero Maccarinelli
con Massimo Dapporto e con Virgilio Zernitz, Isa Gallinelli e David Sebasti
Scene di Bruno Buonincontri
costumi di Annalisa Di Piero

Il grande testo di Italo Svevo, ridotto da Tullio Kezich per il teatro, ci racconta di Zeno Cosini, personaggio abulico ed inetto, alle prese con l’incomparabile originalità della vita.
Quando lo incontriamo per la prima volta, Zeno è un tranquillo borghese triestino - siamo nel 1916 e la guerra è alle porte della città che sta vivendo enormi cambiamenti sociali ed economici - la sua vita ha trovato un apparente equilibrio nel presente e nella consapevolezza di non saper ricomporre la frattura tra azione e conoscenza, di non avere una biografia personale. Zeno/Svevo da un lato ricorre alla psicoanalisi e dall’altra scrive per fermare sulla carta il senso delle sue azioni passate. Zeno ricorda tutto, ma non capisce niente; è un fumatore incallito che si ripromette che la prossima sia l’ultima sigaretta, ma non smette mai il vizio del fumo. È, insomma, uno dei tanti alla ricerca del senso della vita, mentre la vita scorre nella sua ridicola complessità.
Testo e storia contemporanea quant’altre mai, con un finale apocalittico che è forse l’ultimo sberleffo della coscienza di Zeno, questo percorso, a volte doloroso ma spesso irresistibilmente tragicomico, ci porta a sentire Zeno così vicino a noi e a ritrovarci con lui nel caleidoscopio della sua coscienza.


Organisation: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura