La filologia eschilea nei secoli XVI e XVII

Konferenz

Il secolo XVI è stato decisivo per la conoscenza della tragedia greca: l'editio princeps di Sofocle è del 1502, quella di Euripide dell'anno
seguente; quella di Eschilo, del 1518, non fu molto felice, perché Aldo Manuzio era morto tre anni prima e il gruppo dei suoi collaboratori era andato presto disperso. Le edizioni successive iniziarono un complesso lavoro di perfezionamento progressivo che alla fine del secolo offriva ai lettori europei un testo comunque leggibile: Jean Dorat pubblicò per i suoi
corsi un Prometeo nel 1548, ma molte sue congetture, ricordate da allievi, si ritrovano nei margini delle successive edizioni a stampa; nel 1552 uscirono le edizioni di Robortello, completa di un corpus di scoli, e quella di Tournebus, pregevole per molte correzioni che gli suggeriva la sua straordinaria conoscenza del greco. Nel 1557 uscì la grande edizione di Pier Vettori, che consentì molti progressi nel testo e negli scoli, e nel 1580 quella di Canter, che affrontò per primo i problemi della metrica delle parti liriche. Il commento ad Eschilo di Francesco Porto, che questi usava come base per le sue lezioni a Ginevra, è stato riscoperto recentemente ed è tuttora inedito: esso contiene un ingente numero di congetture ed è un
testimone di come il testo eschileo veniva letto, recepito ed interpretato nel Rinascimento. Questo fervore di studi sulla tragedia, cui contribuirono anche le molte discussioni dedicate alla Poetica di Aristotele, fu un grande contributo per la coscienza che l'Europa andava acquisendo di se stessa e delle sue radici culturali

Venerdì 28 maggio, ore 14.30
Vittorio Citti (Trento)
Introduzione

Matteo Taufer (Trento)
Il Prometheus Vinctus di Jean Dorat: qualche stravaganza congetturale

Cecilia Angioni (Barcelona)
L'Orestea nell'edizione di Robortello da Udine: alcuni casi di metafora e griphos

Paolo Tavonatti (Trento)
Il contributo di Francesco Porto alla filologia eschilea

Luigia Businarolo (Pisa)
Aspetti della realizzazione dell'edizione eschilea del 1557

Sabato 29 maggio, ore 9.00
Chiara Tedeschi (Trento)
Thomas Stanley ed i marginalia al testo di Eschilo

Alessandro Daneloni (Verona)
Eschilo e i paratesti eschilei nel laboratorio filologico-erudito di Angelo Poliziano

Stefano Pagliaroli (Verona)
Un episodio rinascimentale della fortuna di Eschilo

Guido Avezzù (Verona)
Conclusioni

Parteciperanno alla discussione
Guglielmo Bottari, Enrico Medda, Carles Miralles, Stefano Novelli, Renzo Tosi, Giorgio Zanetti, Bernhard Zimmermann.

Organizzazione
Accademia Roveretana degli Agiati
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In collaborazione con
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Cagliari
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Salerno
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Trento
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Verona
Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell'Università di Verona
Liceo Eschilo di Gela
Fondazione Mediaterraneo di Sestri Levante
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Organisation: Accademia Roveretana degli Agiati