La guerra d'inverno
La guerra d'inverno
Una pagina sconosciuta della Seconda guerra mondiale: l'attacco sovietico alla Finlandia
Mercoledi 29 settembre 2010, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55) il Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale organizza lincontro-dibattito La guerra dinverno. Interviene Massimo Longo Adorno. Introduce Fernando Orlandi.
La Finlandia, come Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania divenne indipendente in seguito alla disgregazione della Russia zarista, dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi.
Alla fine degli anni Trenta, dopo il patto Molotov-Ribbentrop (23 agosto 1939), e in ottemperanza ai protocolli segreti. lUnione Sovietica attacca la Polonia (17 settembre 1939) e impone coattivamente agli stati del Baltico dei cosiddetti patti di mutua assistenza militare (ottobre 1939).
Il rifiuto da parte della Finlandia di firmare un patto analogo e di cedere porzioni consistenti del suo territorio (tanto a nord che a sud) allUnione Sovietica, portò (15 novembre 1939) alla rottura tra Helsinki e Mosca. Il 26 novembre, lURSS denunciò un cannoneggiamento da parte dellartiglieria finlandese che avrebbe causato quattro morti. Il 29 ruppe le relazioni diplomatiche e il 30, senza dichiarazione di guerra, inviò la sua aeronautica militare a bombardare Helsinki e Viipuri.
Lattacco sovietico alla Finlandia si articolò su tre fronti: A nord (Lapponia) era concentrata la Quattordicesima armata; al centro, nella regione dei laghi, si sviluppò loffensiva della Nona e dellOttava armata; a sud, nellistmo di Carelia, operava la Settima armata. Proprio quì, nellistmo di Carelia, contro la Linea fortificata Mannerheim (dal nome del comandante supremo dellesercito finlandese) si esercitò lo sforzo principale dei sovietici, che furono respinti con gravi perdite.
Il 12 dicembre 1939, lOttava armata sovietica perse 5.000 uomini nella battaglia di Tolvajärvi, nella regione dei Laghi. Lo stesso giorno, ancora più a nord, dove la temperatura raggiungeva i 40° sotto zero, la Centosessantatreesima divisione sovietica si trovò accerchiata nei pressi del villaggio di Suomussalmi.
La Quarantaquattresima divisione che cercava di portarle aiuto venne a sua volta circondata. Tra lultima settimana di dicembre 1939 e la prima settimana di gennaio 1940, si consumò la distruzione delle due divisioni sovietiche da parte dei finlandesi.
Si trattava per larga parte di truppe provenienti dallUcraina, non abituate al freddo intenso dellinverno artico e mal equipaggiate. I finlandesi invece, erano in gran parte esperti sciatori, dotati di tute bianche mimetiche e di armi automatiche efficienti, mobilissimi e perfettamente a loro agio nelle foreste. I sovietici ebbero 27.500 caduti, molti morti per congelamento. Altri 1.300 furono catturati assieme a 80 carri armati e 70 cannoni. I finlandesi persero 2.700 uomini.
Ma la finlandia era isolata: Hitler si rifiutò di aiutarla e i rifornimenti anglofrancesi arrivavano col contagocce, poiché Svezia e Norvegia rifiutavano il passaggio diretto attraverso il loro territorio.
Stalin inviò sul fronte dellistmo di Carelia la Tredicesima armata, portando a 45 le grandi unità sovietiche impegnate in Finlandia. Fu così costituito il gruppo di armate che, agli ordini del maresciallo Timoshenko, nel febbraio 1940 attaccò la Linea Mannerheim nel settore di Summa.
Dopo aver subito gravi perdite, i sovietici riuscirono alla fine a sfondare. La forma a imbuto rovesciato dellistmo di Carelia sfavoriva i finlandesi, che a mano a mano che si ritiravano erano progressivamente costretti ad allargare il fronte dei combattimenti. Il congelamento del mare inoltre consentiva ai russi manovre di aggiramento con i carri armati.
Il 13 marzo 1940, anche se la Settima armata sovietica aveva guadagnato appena 40 chilometri, i finlandesi chiesero larmistizio a Mosca. Il corpo di spedizione anglo-francese che avrebbe dovuto accorrere in aiuto della Finlandia venne bloccato allultimo momento.
Il Trattato di pace consegnò allURSS circa un decimo del territorio finlandese, compreso lintero istmo di Carelia con la città di di Viipuri (quarto centro urbano del paese).
I finlandesi su 600.000 uomini alle armi ebbero 25.000 morti e 45.000 feriti. I sovietici subirono perdite otto volte maggiori, oltre a 1.600 carri armati e quasi 900 aerei distrutti.
Il conflitto sovieto-finlandese esacerbò ulteriormente le divisioni e le contraddizioni allinterno del movimento comunista mondiale, gia messe a dura prova dalla stipula del patto con il regime nazista.
Lincontro con Massimo Longo Adorno, autore del recente volume la Guerra dinverno: Finlandia e Unione Sovietica (Franco Angeli), fornirà loccasione per discutere su questi temi, non sufficientemente esplorati dalla storiografia contemporanea (soprattutto italiana).
Organisation: Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale