La montagna in città

Konferenz

La montagna da sotto: dialoghi tra città e montagna

Emanuela Renzetti
La montagna in città
Dialoghi sulla traccia del filmato “La pietra di Trento” di Davide Morelli
In collaborazione con Ecomuseo dell'Argentario

La pietra conserva tracce di ere lontane e parla di fenomeni naturali, nel divenire struttura architettonica illustra stili di vita e concezioni del mondo, prova storicamente l’avvicendarsi di culture differenti ma più raramente e solo da sguardi attenti si lascia leggere come semplice documento dell’attività umana, della sua sapienza e abilità. Per una città che ha ormai incluso nella propria dimensione urbana la porzione di montagna che le ha fornito materia per crescere è certo doveroso ricercare e cogliere il nesso con il proprio territorio e con una delle risorse che custodisce. La ricerca può costituire occasione per entrare in un mondo di saperi, di lavoro e di fatica che solo qualche testimone privilegiato è oggi in grado di raccontare ma può essere anche l’opportunità per pensare l’abitare in modo diversamente consapevole.

Emanuela Renzetti è dal 1982 docente di Antropologia culturale e di Storia delle tradizioni popolari presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento. È stata membro del Consiglio Nazionale per i Beni Culturali ed è attualmente Presidente del Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina di S. Michele all’Adige. I suoi interessi di ricerca si incentrano sulla dialettica tra cultura dominante e cultura subalterna; entro questa polarità si sono rivolti sia alla medicina tradizionale e alle forme di religiosità, sia alle dinamiche messe in atto dall’immigrazione e alle rinascite di identità locali. Tra le sue pubblicazioni, oltre a vari contributi apparsi sugli “Annali del MUCGT”, su “Archivio trentino”, “Studi Trentini di Scienze Storiche”, “Histore des Alpes”, “Antropologia on line” e “l’Alpe”, si segnalano: Antropologia culturale, metodi e casi, Trento, UNI Service, 2003, Mangiare in movimento, Rovereto, Nicolodi, 2006, La grammatica della salvezza, Torino, Priuli & Verlucca, 2007, premio ITAS 2008, e Campi, mulini, farine e polente, Belluno, Edizioni DBS, 2007.

Davide Morelli nato a Trento nel 1971 e laureatosi in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Sociologia della sua città si è dedicato dal 1997 allo studio della coltivazione e della lavorazione della pietra. Ha portato all’attenzione di un pubblico esteso in congressi nazionali e internazionali e in vari appuntamenti espositivi l’importanza e il valore storico e museologico delle cave, specialmente di quelle di Villamontagna che come e più a lungo di altre hanno fornito materiali per la realizzazione della città dall’immediato circondario di Trento. Ha pubblicato su “U.C.T.” La storia della lavorazione della pietra a Trento. Cave di pietra a Pila in Villamontagna, XII,1998 e La pietra di Trento, Trento, 2005 edito dall’ Ecomuseo dell’Argentario, per il quale ha curato anche una mostra itinerante sullo stesso tema e un documentario realizzato con Leonardo Foti nel 2009 dal titolo Livio racconta… la pietra di Trento


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