Le tracce della macellazione dal Paleolitico al Medioevo

Konferenz

Importante convegno-tavola rotonda al Museo Civico di Rovereto per un argomento singolare e interessante che riguarda l’archeozoologia, e in particolare sul tema ‘Le tracce di macellazione dal Paleolitico al Medioevo’

Studiosi di fama internazionale quali Ursula Thun Hohenstein dell’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento delle Risorse Naturali e Culturali, Antonio Tagliacozzo e Ivana Fiore del Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini", Polydora Baker dell’English Heritage, Centre for Archaeology, si confronteranno ed esporranno i loro contributi. Apre e chiude il convegno Alfredo Riedel.

Perché un convegno su queste tematiche al Museo Civico?
Perché da anni è attivo al Civico di rovereto un Laboratorio di Archeozoologia. L’archeozoologia è importante negli studi archeologici perché consente di verificare e studiare l’economia alimentare nell’antichità e l’allevamento degli animali, nonché il rapporto uomo animale nel corso di Preistoria e storia - per esempio i tempi di addomesticazione, le fasi e le tecniche di allevamento, l’economia degli antichi, la loro alimentazione, come si procuravano il cibo

In questo contesto la macellazione – le sue fasi storiche e le diverse tecniche - riveste un ruolo di primaria importanza per capire molti aspetti dell’economia domestica antica, a partire dal Paleolitico fino al Medioevo.

PROGRAMMA

ore 9.00
Saluto delle autorità
Alfredo Riedel, Apertura dei lavori
Presentazione del volume: A Riedel, "La fauna dell'insediamento protostorico di Vadena"(a cura di U. Tecchiati), XC pubblicazione del Museo Civico di Rovereto.

ore 9.30
Ursula Thun Hohenstein (Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento delle Risorse Naturali e Culturali), Contributo alla comprensione delle attività di sfruttamento delle risorse animali a Isernia La Pineta: evidenze archeologiche e sperimentazione
L'abbondanza e le caratteristiche degli insiemi faunistici provenienti da Isernia La Pineta hanno consentito uno studio approfondito finalizzato alla comprensione delle attività di sfruttamento delle carcasse animali da parte dei gruppi di ominidi della fine del Pleistocene medio.
L'osservazione finalizzata al riconoscimento di eventuali tracce legate ad attività antropiche o di altra natura è stata condotta a più riprese ed è tuttora in corso attraverso analisi approfondite al microscopio a scansione elettronica (SEM) per rilevare la presenza delle microcaratteristiche che consentono l'identificazione della natura delle differenti tracce.

ore 10.30
Antonio Tagliacozzo (Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”), Tracce di origine antropica su ossa animali: esempi del Paleolitico superiore e Mesolitico
Verranno illustrate, sulla base di materiali originali, le diverse tracce di origine antropica rinvenute su ossa di mammiferi e uccelli del Paleolitico superiore e Mesolitico italiano. Gli esempi vengono tratti dai siti di Grotta Romanelli (Lecce), Grotta del Santuario della Madonna di Praia a Mare (Cosenza) e Riparo Dalmeri (Trento).

ore 11.30
Discussione

ore 12.30
Pausa pranzo

ore 14.30
Ivana Fiore (collaboratrice Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”), Lo sfruttamento delle carcasse animali fra Neolitico ed età dei metalli
Le analisi condotte sui materiali provenienti dalla Grotta del Santuario della Madonna di Praia a Mare (Cosenza), da Casale del Dolce (Frosinone), da Santorso (Vicenza) e da Padova forniranno l'occasione per presentare le diverse metodologie di sfruttamento delle carcasse animali tra il Neolitico e le età dei metalli. Verranno inoltre focalizzati i metodi utilizzati nella distinzione di tracce prodotte da strumenti litici e da strumenti metallici.

ore 15.30
Polydora Baker (English Heritage, Centre for Archaeology), Tracce di macellazione fra l'età tardoromana e l'alto medioevo in Italia Settentrionale: modelli, metodi, interpretazione
L'intervento intende illustrare le problematiche inerenti la documentazione e l'interpretazione delle tracce di macellazione fra la tarda antichità e l'alto medioevo nell'Italia del Nord. Il confronto dei rinvenimenti di Monte Barro (V-VI sec. d.C.), Monselice (V-VI sec. d.C.), Lomello (V-VII e XI-XII sec. d.C.) e S. Giulia di Brescia (VI-VII e IX-X sec. d.C.), aiuta a definire le tecniche di macellazione in uso all'epoca e permette di sottoporre a riesame le teorie tradizionali su temi quali lo sfruttamento delle risorse animali e l'economia di sussistenza.

ore 16.30
Discussione

ore 17.30
Alfredo Riedel, Chiusura dei lavori