Nelle tempeste d'acciaio della Grande guerra
Il Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale e la Biblioteca Austriaca organizzano a Trento, mercoledì 23 gennaio, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55), lincontro-dibattito Nelle tempeste dacciaio della Grande guerra. Interviene Nicoletta Dacrema, dellUniversità degli studi di Cagliari. Introduce Massimo Libardi.
Con lincontro-dibattito Nelle tempeste dacciaio della Grande guerra prosegue il ciclo di incontri Narrare la storia. Il Novecento nella letteratura tedesca, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale con la collaborazione della Biblioteca Austriaca.
Con questa iniziativa si intende ripercorrere attraverso alcuni romanzi particolarmente significativi la storia del mondo germanofono nel corso del Novecento. Ogni incontro avrà al centro alcuni romanzi che fungeranno da stimolo per raccontare uno o più decenni di storia.
In questo secondo incontro interviene Nicoletta Dacrema, dellUniversità di Cagliari.
Forse come nessuna altra guerra, la Grande Guerra abita la memoria delluomo comune. Rappresentata, ricordata, raccontata, essa è entrata a fare parte del patrimonio personale di ciascuno di noi, vive di tutte le suggestioni del documento e della rievocazione letteraria: tanti i musei in Europa dedicati ad essa, tante le opere.
La prima guerra mondiale, in quanto mondiale, è stata la prima guerra che ha investito tutti: Paesi, uomini, coscienze. E ha stravolto la vita di tutti, innescando il più profondo processo di trasformazione del Ventesimo secolo: una trasformazione geo-politica del quadro europeo, e una trasformazione antropologica. Dopo la pistolettata di Sarajevo (28 giugno 1914), la guerra sarebbe diventata, per una intera generazione, ossessivo luogo mentale.
La letteratura del tempo segna questo processo, portando iscritte in sé le tracce visibili delle emozioni, delle sensazioni, delle attese dei giovani cresciuti accanto alla guerra, e nella guerra stessa. Imbevuti di propaganda, molti di loro lasciarono i banchi scuola, presentandosi volontari al fronte, e diventando protagonisti di quelloscura tragedia. Ernst Jünger, Erich Maria Remarque, Ernst Wiechert, Walter Flex sono solo alcuni. Per loro, la guerra sarebbe stata esperienza costitutiva: per qualcuno, principio dazione e valore assoluto; per altri, davanti alla morte meccanizzata, automatizzata e ai rapporti di dominio e subordinazione, occasione, via via, di ripensamento.
La piccola storia di questi uomini, come quella di migliaia di altri uomini immersi nel fango in tutte le trincee della vecchia Europa è una piccola storia che ha fatto la grande storia. In particolare, la loro esperienza di tedeschi, intessuta di grammatica della violenza, ma anche di dignità e di solidarietà, ha portato a quella identità individuale, estremamente ricca e contraddittoria, che sarebbe stata della Germania del primo dopoguerra.
Questi temi sono al centro dellincontro-dibattito Nelle tempeste dacciaio della Grande guerra, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dellEuropa Orientale, che si terrà a Trento, mercoledì 14 novembre, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55). Interviene Nicoletta Dacrema.
Organisation: Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale