Alcide De Gasperi. “Un trentino nella storia d'Europa”

Torna a Calavino l'appuntamento con la “due giorni” dedicata alla figura dello statista trentino 

[ Museo casa De Gasperi]

Paolo Magagnotti, direttore del Centro studi Europeo “A. De Gasperi” dell’Università dell’Ovest - Timisoara (Romania) nell’ambito di Cultura Informa si sofferma su tre pensieri che rappresentano un’efficace sintesi dell’estetica degasperiana: “Per costruire l’Europa c’è più da demolire che da costruire”, in riferimento ai nazionalismi e agli egoismi dei singoli Stati; “L’esperimento di una minoranza libera e garantita può costare qualcosa all’orgoglio italiano, ma è un patto per la fratellanza fra i popoli”, in relazione alla stipula dell’accordo “De Gasperi – Gruber”; e infine un’esortazione agli operatori della comunicazione: “Parlate, scrivete e discutete, purché l’Europa sia sempre all’ordine del giorno”.

È alla luce dell’attualità di queste considerazioni che nel fine settimana si svolgerà a Calavino l’ottava edizione di Alcide De Gasperi. Un trentino nella storia d’Europa, la due giorni organizzata dal locale Circolo Pensionati con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e della Regione. Con Magagnotti a presentare l’’iniziativa, che si svolgerà sabato 16 e domenica 17 settembre, intervengono il presidente del circolo, Adriano Bortoli, e il sindaco del Comune di Marduzzo, Michele Bortoli.

Adriano Bortoli si sofferma sull’orgoglio di avere un circolo pensionati che “continua nell’opera di conoscenza di questo statista”, concetto ripreso anche dal sindaco.

A entrare nei contenuti della lezione di apertura della rassegna, prevista per sabato 16 presso la Sala “Pizzini” di Calavino alle 18.00 sul tema “De Gasperi e l’Europa dei giovani", è Magagnotti  che sottolinea come i tre motti percorsi dal nostro incipit siano fondamentali per la messa a punto di tre obiettivi: innanzitutto lo stabilire dei “principi in base ai quali portare avanti dei progetti ispirati al pensiero degsperiano, mentre oggi prevale un pragmatismo incredibile e disorientante. A ciò si aggiunge il multilateralismo, nel senso di coinvolgere più stati possibili nelle relazioni. Terzo punto fondamentale è la difesa, idea sostenuta da De Gasperi che riteneva che se i sei stati all'origine del progetto avessero messo insieme gli eserciti, a ciò avrebbe conseguito la necessità di mettere insieme anche la politica. La visione europea di De Gasperi è dunque sempre più di attualità” conclude Magagnotti.

Degasperi 2017.pdf 927,11 kB

13/09/2017