Alla scoperta del Cenacolo di Leonardo da Vinci

Luca Frigerio, autore del libro Cene Ultime ne ha parlato a Trento presso il Museo Diocesano tridentino 

L'Ultima cena che Gesù consuma insieme ai discepoli alla vigilia della sua Passione è uno dei momenti più intensi e drammatici nel racconto dei Vangeli. Ma è anche il fulcro del Mistero cristiano, il momento cioè in cui quel Dio che si è fatto uomo per amore offre il suo stesso corpo e il suo stesso sangue come cibo e bevanda di salvezza, in un memoriale ancor oggi celebrato da milioni e milioni di fedeli in tutto mondo.

Per questo l'arte cristiana, nei secoli, ha riprodotto innumerevoli volte questo mistico banchetto di duemila anni fa, sottolineandone ora il significato sacrificale, ora la rivelazione del tradimento di Giuda, ora il momento esatto dell'istituzione dell'eucaristia. Ma spesso riunendo tutti questi aspetti in un'unica immagine di forte impatto visivo e di profonda valenza simbolica.

Nel libro Cene Ultime (Àncora Editrice) presento alcune straordinarie opere che hanno per tema proprio l'Ultima cena, dai lucenti mosaici di Ravenna del VI secolo agli espressivi rilievi della scultura romanica, dai mirabili affreschi di Giotto alla raffinata pittura di Beato Angelico, dalle sorprendenti tavole dei maestri fiamminghi alle incantevoli composizioni rinascimentali del Ghirlandaio e del Perugino. Fino a quel capolavoro assoluto che è il Cenacolo di Leonardo da Vinci, vertice insuperato dell'arte di tutti i tempi.

Un percorso per immagini affascinante ed emozionante, dove l'arte si intreccia con le Sacre Scritture, la storia si incrocia con la teologia, l'umano incontra il divino. In una scoperta continua di simbologie oggi per lo più dimenticate, ma che ci riportano nel vivo della spiritualità medievale e della cultura rinascimentale.

Perché la rivoluzionaria impostazione spaziale dell’Ultima cena di Leonardo, l’inedita soluzione compositiva, il muto linguaggio dei corpi che si fa espressione dei moti dell’animo, la sua altissima qualità artistica sono tutti elementi eccezionali, ma che da soli, lo intuiamo, non sono infine sufficienti a giustificare il rapimento estatico che ogni volta e per chiunque si ripete davanti a questa pallida immagine divorata dal tempo. E che proprio in questo suo svanire fisico e materiale pare invece svelarsi agli occhi del cuore. 

Luca Frigerio - giornalista e scrittore, redattore culturale dei media della diocesi di Milano,

20/04/2015