Chiara Lubich, Città Mondo

La mostra alla Galleria Bianca di Piedicastello apre le celebrazioni per il centenario della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari 

[ Ufficio stampa Pat]

Il racconto dei momenti significativi della sua vita, del suo pensiero e della sua opera si sviluppa in un percorso espositivo variegato, in cui documenti, scritti autografi e testimonianze fotografiche si accompagnano a video e istallazioni con cui interagire.
Ad ospitare questa narrazione è lo spazio suggestivo della Galleria Bianca di Piedicastello, a Trento. La mostra, aperta fino al 7 dicembre 2020, è promossa dalla Fondazione Museo Storico del Trentino in collaborazione con il Centro Chiara Lubich, che opera per la diffusione del pensiero e delle opere della fondatrice dei Focolari.

La mostra
Il titolo della mostra “Chiara Lubich, Città Mondo” individua un duplice percorso, di carattere storico e simbolico insieme. Prende avvio dalla realtà locale di Trento nei primi anni ‘40 per aprirsi alle realtà più variegate del mondo: è la storia della nascita e dello sviluppo del Movimento dei Focolari, che muove i suoi primi passi dalla “casetta” in quella “piazza dei Cappuccini, 2”, (l’abitazione di Chiara e delle sue prime compagne dove il carisma dell’unità nascente trovava prima attuazione e propulsione), per raggiungere i cinque continenti, ed oggi 194 Paesi con oltre 2 milioni di aderenti in maggioranza cattolici.

Al contempo descrive, il carattere universale del messaggio della Lubich, per cui fin da subito persone da differenti Paesi cercano un incontro personale con Chiara, attratte da quella spiritualità dell’unità, capace di travalicare i confini fra razze, culture e religioni, e di costruire concretamente rapporti di fraternità.
La tensione nel binomio città-mondo, vissuto nella luce che ha attraversato la vita di Chiara, si manifesta così come relazione feconda, frutto di un segreto svelato a lei, che l’esperienza del percorso espositivo vuole consegnare. La stessa Lubich in sé riunisce entrambe le dimensioni, per il suo essere cittadina del mondo, in dialogo con popoli e culture lontane.
Nel suo pensiero la città è intesa quale luogo dialogico e relazionale, sintesi di realtà, prospettive, sensibilità e dimensioni molteplici, laboratorio di elezione per uno stile di vita nuovo, che costruisce l’unità nella valorizzazione delle diversità. Un modello ideale da suscitare in tutti gli angoli della terra, per dare vita a “città nuove”, “città per la fraternità”, “bozzetti di mondo unito”, che per esse smette di proporsi come finalità utopica e si traduce in esperienza di vita concreta.

La mostra di Trento ha una sua sezione anche presso Palazzo Scopoli a Tonadico, nel Primiero: si tratta di un percorso cronologico all’aperto sulla vita di Chiara Lubich. Grandi immagini, citazioni e brevi didascalie scorrono a fianco di palazzo Scopoli e proprio di fronte a quella baita in cui Chiara ed alcune delle sue prime compagne andarono a riposare nell’estate del 1949 e dove ricevette un insieme di illuminazioni sul carisma dell’unità e sul futuro del Movimento.

Al piano terra del palazzo, che conserva stacchi degli affreschi della cappella di San Vittore, si trovano alcuni scritti fondamentali di quell’estate e video delle prime Mariapoli, vacanze estive, che fino al 1959, di anno in anno, si arricchirono di persone di diverse vocazioni, culture e provenienze. Significativa la testimonianza delle "cittadelle" del Movimento nel mondo, Mariapoli permanenti, in cui oggi, come nell'esperienza del Primiero, si sperimenta e si testimonia un’unità possibile.

Info
“Chiara Lubich, Città Mondo”
Trento, Gallerie di Piedicastello
7 dicembre 2019 – 7 dicembre 2020
Ingresso libero, martedì – domenica: 09-18
dal 7/12/2019 al 31/12 2020 
tel. +39 0461 230 482

 

Fonte: Ufficio Stampa


10/12/2019