Contamigrazioni

Speranza nel futuro e Appartenenze: l'arte veicolo privilegiato di contaminazione culturale

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“Il Giardino delle Arti ha dedicato una serie di eventi incentrati sul fenomeno della migrazione, soprattutto dal punto di vista della contaminazione culturale. Ci siamo resi conto di quanto l’arte possa essere veicolo di interazione e contaminazione in senso positivo”.

È attraverso questo punto di vista che Maria Letizia Grosselli, presidente di Giardino delle Arti, introduce a YAKAROU EULLEUK "Speranza nel futuro" e al progetto espositivo Appartenenze, gli ultimi due eventi della stagione culturale CONTAMIGRAZIONI. Agli appuntamenti, presentati nell'ambito di Cultura Informa, sono intervenuti anche Maria Rosa Mura per Gioco degli specchi, Elisabetta Miorelli per Kike Yambé e Manjola Shehu, responsabile del  laboratorio OpenLabArt. il danzatore africano Alseny Bangoura, protagonista dello spettacolo "Speranza nel futuro".

YAKAROU EULLEUK "Speranza nel futuro",  in calendario al Teatro Concordia di Povo venerdì 9 dicembre 2016 con inizio alle ore 21,  è uno spettacolo proposto in collaborazione con l'Associazione Yan Kadi di Trento che, mescolando musica dal vivo e danza tradizionale dell'Africa occidentale, vuole rappresentare i timori e la paura dell’ignoto, ma soprattutto le aspettative e le speranze di chi, come il suo protagonista Ndongo, intraprende un viaggio che lo condurrà a confrontarsi con una realtà totalmente diversa da quella di origine. La scoperta della comunità occidentale con i suoi usi e costumi prima tanto difficili da comprendere e poi sempre di più accettati e condivisi, infine l'incontro con una donna bianca e la nascita di un amore: sono l'esempio della migliore contaminazione culturale e sociale possibile. Il tutto sarà veicolato attraverso l'arte, la musica e la danza come strumento di conoscenza e di contaminazione.

La mostra CONTAMIGRAZIONI "Appartenenze"costituisce invece l'atto conclusivo di un laboratorio d'arte, luogo di incroci e di racconto, di abbattimento delle barriere alla conoscenza tra culture migranti, dove incontrare altre storie ed esperienze diventa momento di dialogo tra italiani e stranieri. È da questo spazio che prendono forma i disegni dai segni essenziali e dai tratti incisivi dei ragazzi richiedenti asilo della Residenza Fersina di Trento, che si impastano alle immagini delle artiste che hanno partecipato al laboratorio. Nasce così questa mostra, testimone di un dialogo possibile tra culture. Il laboratorio 'OpenLabArt' tenuto presso la Residenza Fersina è un progetto di Sonia Lunardelli e Manjola Shehu in collaborazione con l'Associazione Il Gioco degli Specchi e Atas Onlus. L'APS Giardino delle Arti ha accolto con entusiasmo il progetto e si fatta promotrice della realizzazione della mostra che si terrà a Trento al Palazzo delle Albere dal 10 dicembre.


01/12/2016