Da Rosmini a De Gasperi. Spiritualità e storia nel Trentino asburgico

Una giornata di studi dedicata ai due grandi personaggi della storia europea

[ Museo Casa De Gasperi]

Da Rosmini a De Gasperi. Spiritualità e storia nel Trentino asburgico, è il titolo della giornata di studi aperta a tutta la popolazione che si terrà lunedì 23 maggio dalle 9 alle 18.30 a Rovereto, nella sala della Fondazione Caritro in Piazza Rosmini. amento e di rilancio degli studi su questo importante tema, a lungo sottratto al beneficio di un’analisi serena e plurale.

Il Trentino ottocentesco è stato spesso rappresentato come una terra plasmata da una religione immobile, senza tempo. Anche nel pensare comune, il profondo rigore, l’attaccamento alla fede dei padri, il severo conservatorismo sono marchio distintivo di “trentinità”. Ma fu proprio così? O siamo di fronte ad una comunità solamente “immaginata”? Nel periodo compreso fra la Rivoluzione francese e la Prima guerra mondiale la comunità trentina ci appare tutt’altro che immobile: affronta invece un cambiamento epocale che coinvolge nel profondo le forme della vita associata, passando anche attraverso decisioni difficili, processi dialettici e veri e propri scontri, con vincitori e sconfitti, che conducono fino alle porte del mondo d'oggi. Il convegno si ripropone di riscoprire questa complessità, mettendo in dialogo alcune figure rappresentative del periodo.

Accanto alla figura del vescovo e beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer (1777-1860), emblema di una stagione conservatrice, troveranno voce i fermenti innovatori di un riformatore quale Antonio Rosmini (1797-1855) e i sussulti di un combattivo clero liberale, di cui fu massima espressione l’abate Giovanni a Prato (1812-1883). Non si potrà non soffermarsi su don Lorenzo Guetti (1847-1898), figura simbolico-carismatica di prete-contadino al servizio delle esigenze anche materiali delle proprie comunità. Il padre fondatore della cooperazione trentina si confronterà con i profili di don Guido de Gentili (1870-1945) e del vescovo Celestino Endrici (1866-1940): i grandi organizzatori del movimento cattolico trentino negli anni che precedono la catastrofe della prima guerra mondiale. La statura morale di Alcide De Gasperi ci riporta al mondo del laicato: non solo il clero elabora e vive forme profonde di spiritualità. Questa apertura di vedute porterà a confrontarsi anche con la figura di una donna laica, Antonietta Giacomelli (1857-1949), che introdusse in questa regione alpina il pensiero femminista e lo scoutismo.

La spiritualità, anche questo vuole dire il convegno, non è neppure solo una questione di appartenenza religiosa. Si entrerà così tra le fila dei socialisti trentini, al cui interno i profili di Cesare Battisti (1875-1916) ed Ernesta Bittanti (1871-1957) divengono testimoni di un credo alternativo a quello cattolico, mentre Antonio Piscel (1871-1947) si presta a essere ponte tra i due mondi: militante socialista, dopo la guerra inizia un percorso di ripensamento che lo porterà ad abbracciare la fede cattolica, senza mai rinnegare una sensibilità sociale e umana. A queste figure se ne affiancheranno altre ancora, forse meno note, ma anch'esse testimoni di una storia collettiva che è essenzialmente plurale.

La seduta mattutina, che inizierà alle 9 e che sarà presieduta da Giuseppe Zorzi (Provincia autonoma di Trento), vedrà gli interventi di Fulvio De Giorgi, (Università di Modena e Reggio), Katia Pizzini (Archivio Diocesano Tridentino), Severino Vareschi (Studio Teologico Accademico di Trento), Francesca Brunet (Accademia degli Agiati), Michele Toss (Società di Studi Trentini di Scienze Storiche), Marcello Farina (Docente di Filosofia), Pierluigi Pizzitola (Liceo Scientifico Istituto “A. Degasperi”, Borgo Valsugana).

Nel pomeriggio invece, a partire dalle ore 14.30, nella sessione presieduta da Paolo Marangon (Centro Rosmini – Università di Trento) si susseguiranno gli interventi di Giuseppe Tognon (presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi), Marco Odorizzi (direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi), Fabrizio Rasera, (Accademia Roveretana degli Agiati), Mirko Saltori (Società di Studi Trentini di Scienze Storiche), Nicola Ricci (Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna), Paola Dal Toso, (Università di Verona).

Il convegno, frutto della collaborazione tra la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e il Centro di Studi e Ricerche “Antonio Rosmini” dell’Università di Trento, nasce dalla volontà di mettere a confronto e in dialogo alcune delle più insigni figure del “lungo ottocento” trentino, tessendo così la trama della complessa genealogia spirituale che caratterizza questa regione alpina, capace di dare i natali a due grandi protagonisti della storia europea, quali Antonio Rosmini e Alcide De Gasperi. 

 

Fondazione Trentina Alcide De Gasperi

18/05/2016