Edu Soprintendenza marzo-aprile 2021

Arte criminale, il nuovo progetto sperimentale di educazione alla cittadinanza e al patrimonio per la scuola superiore, promosso dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trento

Il più alto Buddha di Bamiyan nel 2001, prima della distruzione (Foto Fars News Agency, CC) [ PAT - Soprintendenza Beni culturalI]

Il nuovo progetto sperimentale prende il via Il 22 marzo, con la prima fase di aggiornamento e co-progettazione diretta ai docenti, in 4 appuntamenti online in modalità sincrona. Gli altri incontri di questa prima parte sono in calendario il 29 marzo, il 12 e il 19 aprile (16.00-18.00).

Il progetto si inscrive tra le azioni di conoscenza e sensibilizzazione verso quanto può compromettere il patrimonio culturale per garantirne, in quanto ‘beni di comunità’, la massima trasmissione, fruibilità e accessibilità. Articolato in due anni scolastici, prevede una seconda fase operativa, a partire dal prossimo settembre, di affiancamento diretto alle classi.  La proposta affronta, da varie angolature, alcuni tipi di reati connessi al mondo dell’arte e del patrimonio culturale in senso lato: truffe, traffici e altri illeciti, su scala diversa.

Il ciclo di incontri a distanza, diretto a insegnanti interessati a sperimentare questa iniziativa, è dedicato alla proposizione e condivisione di specifici contenuti trattati e predisposti per una successiva modulazione in chiave didattica in classe.
Le prime tre date saranno dedicate all’approfondimento di importanti reati che coinvolgono il patrimonio culturale, in particolare per quanto riguarda le connessioni con alcuni profili civici, artistici e legislativi, azioni di contrasto e pratiche investigative messe in atto, competenze professionali coinvolte, tecniche diagnostiche e scientifiche adottate, attraverso casi esemplari. 
Ne parleranno, da vari punti di vista, Andrea Di Nicola, docente in Criminologia all’Università di Trento; Franco Marzatico, Soprintendente; Franco Nicolis, archeologo, ed Emanuela Rollandini, storica dell’arte, sempre della Soprintendenza di Trento; Federica Vettori, storica dell’arte, tecnico di restauro ed educatrice; Stefano Volpin, chimico diagnosta alle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
L’ultimo incontro, con Lucia Cella, curatrice del progetto, verterà invece sulla condivisione di piste progettuali per una futura sperimentazione in aula, il prossimo anno scolastico, con la realizzazione di uno o più prodotti finali a cura degli studenti che, allo scopo, potranno adottare codici ‘narrativi’ diversi.
Saranno l’orientamento e l’interesse degli stessi docenti iscritti all’aggiornamento a determinare, in base al tema scelto per la seconda parte (prevista nell’anno scolastico 2021/22), che coinvolgerà direttamente gli studenti, le linee del lavoro di co-progettazione.
Per il carattere sperimentale e di condivisione progettuale che caratterizza questa proposta, si è ritenuto di limitare il numero degli iscritti in modo da favorire la declinazione laboratoriale del lavoro.

Una nota, infine, per dire che il lavoro preparatorio è stato possibile anche grazie alle tante figure e istituzioni interpellate, tra cui il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine, e il Tribunale di Trento, con i rispettivi responsabili e collaboratori, oltre a professionisti a vario titolo resisi disponibili. Un significativo contributo è stato fornito anche da una tirocinante dell’Università di Trento, che si è appassionata al tema approfondendone numerosi aspetti.

Quanti fossero interessati a saperne di più possono scrivere a lucia.cella@provincia.tn.it

Lucia Cella - SBC

16/03/2021