Edu Soprintendenza - 2021

Al via i progetti educativi per il 2021. L’emergenza sanitaria non ha interrotto il lavoro progettuale per le iniziative di educazione al patrimonio della Soprintendenza per i beni culturali di Trento.

Costretta dalla pandemia alla sospensione della modalità di conduzione in presenza lo scorso mese di marzo, la Soprintendenza ha rimodulato gradualmente il rapporto con le scuole introducendo innovazioni metodologiche e di contenuto.
Dopo il completamento a distanza dei percorsi avviati nell’anno scolastico 19/20, che ha visto tra i prodotti realizzati dagli studenti la pubblicazione digitale e a stampa di un pacchetto di cartoline estremamente significative del Parco Tre Castagni di Pergine  e la realizzazione di un cortometraggio sul laboratorio per la tutela del patrimonio librario condotto da una classe di Riva del Garda,  l’impegno è stato rivolto all’aggiornamento e alla nuova elaborazione di percorsi e materiali.  Una produzione che non fosse semplice replica di contenuti su un diverso mezzo comunicativo ma diversificazione di codici e materiali, per rendere praticabile sia la conduzione on line delle proposte, sia la ripresa in presenza dei percorsi, non appena le condizioni la rendessero fattibile.

Quali le iniziative in cantiere?

Vede già esaurite le disponibilità in calendario il progetto pilota della Soprintendenza Tra imbrattamento e Street art. Il diritto al patrimonio, dedicato, con il concorso di idee “DIRTYWALLS O CREATIVI DI TUTTO RISPETTO”, al contrasto al vandalismo murale urbano. Con questo progetto nel 2018 è nata la nuova linea interdisciplinare di proposte educative della Soprintendenza, fondata sul principio di cittadinanza responsabile che considera il patrimonio culturale come insieme di beni di comunità. La possibilità di una conduzione a distanza ne ha confermato anche quest’anno l’apprezzamento da parte della scuola.

Questo stesso principio di cittadinanza, che innerva in modo sostanziale la Convenzione di Faro, ratificata definitivamente anche dall’Italia lo scorso settembre, ha originato l’elaborazione di una nuova proposta per le superiori dal titolo Patrimonio Cittadini Comunità. Un approfondimento da svolgere assieme agli studenti attorno al ruolo e le responsabilità che ciascuno singolarmente e la collettività nel suo insieme hanno nei confronti del patrimonio culturale, per discutere i temi della tutela, della valorizzazione e dell’accessibilità che sostanziano l’agire su di esso da parte della società civile e delle istituzioni che se ne occupano.
Con un primo ciclo di incontri per i docenti interessati a sviluppare, l’anno successivo, uno specifico progetto di classe, il prossimo mese di marzo inizierà anche Arte criminale, dedicato a esplorare i reati che interessano i beni culturali, le tecniche investigative e diagnostiche, i traffici illeciti, in un confronto a più voci che mira ad indagare, assieme a insegnanti e studenti, destinatari ultimi di questa proposta, che li attende anche protagonisti di narrazioni, il senso profondo e le conseguenze del conservare e del violare il nostro patrimonio culturale.

Vulnerabili beni è il significativo titolo di una proposta sperimentale che pone al centro la parola e la disponibilità all’ascolto. Una serie di brevi podcast per chiamare l’attenzione sui temi, e le voci, così attuali, della disponibilità a prendersi cura, di noi stessi come del nostro patrimonio culturale. Fragile uomo, fragili beni. Insospettate assonanze di senso ci accompagnano ad accostare necessità diverse di accudimento e tutela. La prima serie di audio verrà successivamente messa a disposizione per la conduzione di laboratori narrativi, anche per un'utenza adulta, che esplorando il significato e l’utilizzo delle parole, favoriscano una maggiore conoscenza anche verso il nostro patrimonio sensibile, da tutelare e proteggere.

La scuola primaria, destinataria di Alfabeti di quartiere, originale progetto di indagine e conoscenza dell’area urbana di prossimità dei bambini, torna al centro dell’attenzione educativa della Soprintendenza, dopo la forzata interruzione delle attività avviate con un intero plesso scolastico, le De Gaspari di Trento, dovuta all’emergenza sanitaria. L’area su cui gravita la proposta di esplorazione, originariamente coincidente con il quartiere di San Giuseppe, si allarga a ricomprendere un’ampia porzione di Trento sud, pure oggetto di urbanizzazione e insediamento residenziale nel corso del ‘900. Nuovi materiali per i docenti e un repertorio illustrato saranno resi disponibili entro la primavera per l’interpretazione di storie e l’animazione, a cura dei bambini, della vita dei quartieri, in un approccio che avvicina il paesaggio urbano come un testo, di cui si può imparare a riconoscere i segni e decodificarli.

Infine, dedicato ai giovani delle Giudicarie esteriori, è prossima la presentazione di Partire Tornare Stare. Architetture di passaggio, con un primo quaderno di proposte per approcciare, con strumenti adeguati di analisi e con i codici della creatività e dell’immaginazione, il senso dell’abitare un territorio interno, come quello preso in considerazione, relativamente distante dalle opportunità e dalle caratteristiche del capoluogo. Nel caso specifico, un’area caratterizzata da una vocazione turistica a bassa intensità. Su quale progetto territoriale può investire oggi un giovane? Per praticare operativamente questa proposta, è allo studio, Covid permettendo, l’opzione di una settimana estiva laboratoriale nella quale cimentarsi con metodi e materiali di analisi e progettazione, oltre a quella, nel caso di una presa in carico del progetto da parte di docenti, di un affiancamento della Soprintendenza nella sperimentazione con la classe.

Per chi volesse saperne di più, è possibile scrivere a Lucia Cella, curatrice dei progetti, all’indirizzo: lucia.cella@provincia.tn.it

 

Lucia Cella - area Educazione al patrimonio della Soprintendenza per i Beni culturali


21/01/2021