“FoRmaggio: Fare e Raccontare l’arte casearia nell’antichità”

Martedì 1 settembre alle 20 la conferenza presso il Museo delle palafitte di Fiavè organizzata da Alteritas Trentino 

“FoRmaggio: Fare e Raccontare l’arte casearia nell’antichità” è una conferenza-spettacolo dedicata all’arte molto antica di “saper fare il formaggio”.

Con la conferenza-spettacolo FoRmaggio si sperimenterà un modo diverso di divulgazione culturale che vedrà affiancati lo storico dell’alimentazione Danilo Gasparini, dell’Università degli Studi di Padova, e gli attori Alessio Dalla Costa e Annalisa Morsella dell’associazione culturale EmitFlesti.

Il formaggio, protagonista della serata, verrà spiegato nei suoi aspetti storici e tecnici e raccontato, grazie alle letture degli attori, prendendo in prestito le parole di scrittori antichi e moderni.

Il formaggio costituisce infatti  un alimento fondamentale della dieta dell’uomo a partire da tempi molto antichi: a seguito dell’addomesticamento di bovini e caprini l’uomo infatti iniziò a sfruttare gli animali non solo come riserve di carne ma anche come “fornitori” di prodotti quali ad esempio latte, lana e pelle.

Se l’archeologia con difficoltà sta cercando tracce materiali dirette (tracce di formaggio) o indirette (quali gli strumenti utilizzati per la lavorazione dei latticini) maggiori informazioni ci giungono dalle fonti scritte greche e latine.

Affascinante è la narrazione di Omero che ci racconta nel libro IX dell’Odissea del pastore/casaro Polifemo, sempre attuali le favole di Esopo mentre il romano Marco Terenzio Varrone ci elenca “quasi scientificamente” le varie tipologie di formaggio.

Il viaggio nella storia del formaggio continua con testi del 1300, del 1600, del 1800, del 1900 fino alla contemporaneità.

Dalle parole di questi illustri personaggi alternate a quelle del prof. Gasparini si comprenderà come il formaggio non è solo un alimento fondamentale della nutrizione umana ma anche un prelibatissimo cibo, quasi un “oggetto di culto” da parte degli appassionati del gusto.

Il formaggio dunque come custode di cultura e come scritto da Italo Calvino (Palomar): “[…]in ogni formaggio c’è un pascolo, un cielo, e un segreto diverso tramandato per ognuno da secoli e secoli […]”.

Seguirà la degustazione di formaggi, insigniti del Premio Medusa, dell’azienda agricola Fontanel di Fiavé accompagnata da pane del panificio Zanoni di Ponte Arche e da idromele Chimere.

L’evento è organizzato dalla ProLoco di Fiavé in collaborazione con Alteritas Trentino e EmitFlesti e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto e della Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti di Quadra – Fiavé – Lomaso. 

Rosa Roncador - Presidente Alteritas Trentino

Rosa Roncador (24 ottobre 1976, Trento), ha conseguito nell’ottobre 2000 la laurea in Conservazione dei Beni culturali presso l’Università degli Studi di Bologna. Nel marzo 2006 si è specializzata in Archeologia presso la Scuola di Specializzazione mentre a settembre 2011 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Archeologia presso lo stesso ateneo. Collabora dal 2005 con l’Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento. Gli incarichi svolti prevedono la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici, di studi di materiale archeologico, di progetti di ricerca (progetto multidisciplinare internazionale “Karnyx di Sanzeno”) e di cura di atti di convegni. Ha preso parte a numerosi progetti di ricerca e a scavi archeologici sia in Francia sia in Italia.

Da febbraio 2015 è presidente dell’associazione culturale Alteritas – Interazione tra i popoli. Sezione Trentino.


01/09/2015