Il “Karnyx di Sanzeno”: la tromba da guerra dei Celti

Domenica 20 Settembre alle 15 presso il Museo retico di Sanzeno la proiezione del documentario

"Il progetto di ricerca “Karnyx di Sanzeno” - spiega Rosa Roncador - riguarda una particolare tipologia di reperto convenzionalmente indicata con il termine “karnyx”: si tratta di una tromba da guerra utilizzata dai Celti durante le battaglie al fine di terrorizzare il nemico. Resti di due esemplari di questo strumento sono presenti tra i materiali rinvenuti, attorno alla metà del secolo scorso, a Sanzeno (Trentino, Val di Non). Tale centro, frequentato durante un ampio arco cronologico compreso tra il V sec. a.C. e il VI sec. d.C., è uno dei siti eponimi, insieme a Fritzens nella valle dell’Inn (Austria), della cultura materiale della seconda età del Ferro in ambito alpino centro-orientale.

Data l’eccezionalità e la rarità dei reperti di questo tipo, l’Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento ha programmato e avviato nel 2008 una ricerca multidisciplinare per lo studio dei karnykes di Sanzeno e la ricostruzione sperimentale di quello meglio conservato.

Al progetto partecipano numerosi soggetti: oltre alla Soprintendenza (Paolo Bellintani, Rosa Roncador, Elena Silvestri), l’Università degli Studi di Genova (Paolo Piccardo), il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento (Roberto Melini, Ivano Ascari), Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France - C2RMF (Benoit Mille), Fucina Ervas (Alessandro Ervas) e DecimaRosa Video (Elena Negriolli e Aurelio Laino).

La prima fase del progetto ha comportato lo studio archeologico (Rosa Roncador) riguardante la tipologia dei reperti di Sanzeno e comprensiva delle indagini sul luogo di rinvenimento e sulle relazioni tra Celti e Reti. Contestualmente sono state condotte indagini di tipo storico-musicale (Roberto Melini) sulle ricostruzioni di strumenti musicali attestati in vari ambiti culturali del mondo antico.

La seconda parte ha previsto la realizzazione di analisi archeometriche e archeometallurgiche sui reperti originali e si è svolta presso il Laboratorio di Metallurgia dell’Università degli Studi di Genova (Paolo Piccardo) e il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (Benoit Mille). Sono state eseguite analisi non distruttive (radiografie, micro-diffrazione ai raggi X e micro-spettroscopia Raman), analisi microinvasive (PIXE Particle Induced X-ray Emission) e analisi su campioni di dimensioni millimetriche (microscopio ottico metallografico e microscopio elettronico a scansione SEM-EDXS).

La terza parte, ancora in corso, vede l’impegno dell’artigiano e archeotecnico (Alessandro Ervas) e del maestro di tromba (Ivano Ascari).

Per quanto riguarda la ricostruzione dello strumento le iniziali difficoltà incontrate hanno portato alla scelta di procedere, in parallelo, su due fronti: da una parte la realizzazione, conclusa nel 2011, di un prototipo in ottone, materiale più facile da lavorare rispetto al bronzo e dall’altra la sperimentazione sulla produzione di lamine nella lega originale, in costante collaborazione con gli archeometallurgisti.

Grazie alla realizzazione della copia in ottone ha avuto inizio il percorso di studio dello strumento da parte del maestro di tromba. Sono stati così sperimentati i suoni prodotti dal karnyx e le “possibili” posizioni per poterlo suonare; si è inoltre iniziata una sperimentazione musicale che vede nel karnyx uno strumento contemporaneo che si confronta di volta in volta con le percussioni oppure con la musica elettronica e che dà voce a composizioni appositamente create". 

L'evento è parte delle Giornate europee del patrimonio

per saperne di più:

Roncador R. 2009: La riscoperta del carnyx di Sanzeno (Val di Non, Trentino). Storia degli studi e inquadramento culturale, in S. Grunwald, J. K. Koch, D. Mölders, U. Sommer, S. Wolfram (eds.), Festschrift für Sabine Rieckhoff zum 65. Geburtstag, Teil 2, 547-555.

Roncador R., Melini R 2010: Il karnyx di Sanzeno (Val di Non, Trentino): ritrovamento, indagini e ricostruzione. In: M. Carrese M., E. Li Castro e M. Martinelli (eds.), La musica in Etruria, Atti del convegno internazionale di Tarquinia, 155-176.

Roncador R., Bellintani P., Silvestri E. Ervas A., Piccardo P., Mille B. 2014a: “Karnykes a Sanzeno” dalla ri-scoperta alla ricostruzione sperimentale, Atti del  36° Convegno Internazionale de l’AFEAF (Association Française pour l’Etude de l’Age du Fer), “Les Celtes et le Nord d’Italie”, 17-20 maggio 2012, Verona, pp. 667-678.

Bellintani P., Roncador R., Silvestri E., Ervas A., Piccardo P., Mille B.  2014b: Il progetto di ricerca sperimentale “Karnyx di Sanzeno”, Nicolis F. (a cura di) ada, Archeologia delle Alpi, pp. 158 - 165.

Roncador R. 2014: Celti e Reti tra V e I sec. a.C.: contesto culturale e progetto di ricerca “Karnyx di Sanzeno”, in Roncador R., Nicolis F. (a cura di) Antichi popoli delle Alpi. Sviluppi culturali durante l’età del Ferro nei territori alpini centro-orientali (Atti della giornata internazionale di studi, 1 maggio 2010, Sanzeno), pp. 157-181

Rosa Roncador - Rosa Roncador (24 ottobre 1976, Trento), ha conseguito nell’ottobre 2000 la laurea in Conservazione dei Beni culturali presso l’Università degli Studi di Bologna. Nel marzo 2006 si è specializzata in Archeologia presso la Scuola di Specializzazione mentre a settembre 2011 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Archeologia presso lo stesso ateneo. Collabora dal 2005 con l’Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento. Gli incarichi svolti prevedono la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici, di studi di materiale archeologico, di progetti di ricerca (progetto multidisciplinare internazionale “Karnyx di Sanzeno”) e di cura di atti di convegni. Ha preso parte a numerosi progetti di ricerca e a scavi archeologici sia in Francia sia in Italia. Da febbraio 2015 è presidente dell’associazione culturale Alteritas – Interazione tra i popoli. Sezione Trentino.

18/09/2015