Il "Ritratto di dama con mazzolino di fiori" di Lampi al Buonconsiglio

La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ha consegnato al Castello del Buonconsiglio un'opera inedita di Giovanni Battista Lampi che sarà esposta in museo.

Si è detta “lieta per l’istituzione e per la collaborazione instaurata tra Castello e Fondazione Caritro” Laura Dal Prà, direttrice del Castello del Buonconsiglio, stamattina (27 maggio) nella sala Lampi della giunta Albertiana del Castello del Buonconsiglio di Trento dove si è svolta la cerimonia di consegna del dipinto di Giovanni Battista Lampi Ritratto di dama con mazzolino di fiori recentemente entrato nelle raccolte d’arte della Fondazione Caritro, concesso in prestito gratuito al Castello del Buonconsiglio.

Insieme con Laura Dal Prà, erano presenti il consigliere del Consiglio di gestione Giovanni Benedetti e il direttore generale Mariano Marroni della Fondazione che hanno voluto ricordare l’impegno dell'istituzione nel promuovere, tra l'altro, anche l’arte e la cultura.

“Una tappa che si è aggiunta a molte altre – ha proseguito Dal Prà – in cui la Fondazione, con un mecenatismo che coinvolge vari settori, ha collaborato alla realizzazione di importanti progetti quali quello ormai concluso del Castello di Stenico, e quello in itinere riguardante la raccolta di disegni di Giulia Thun che sarà a breve oggetto di una mostra.

Marroni ha sottolineato l’importanza per la Fondazione dell’investire in cultura e di questa prima collaborazione con il Castello, mentre Benedetti si è soffermato sul “momento difficile che stiamo attraversando, un momento di grande transizione storica in cui prevalgono aspetti nei quali arte e cultura sembrano messi in secondo piano: la storia ci insegna – ha proseguito - che i valori e le positività riemergono quando arte e cultura hanno il sopravvento".

Alessandro Casagrande, studioso di Lampi e responsabile della comunicazione del Castello, si è soffermato sulla figura del pittore nato a Romeno (1751 – 1830).   

“Siamo in Sala Lampi  – ha esordito – ma viene spontaneo chiedersi: tutti i dipinti qui esposti sono di Lampi? Lo dico perché qui sono rappresentati due modi di dipingere completamente diversi, e questa è una grande caratteristica di uno dei più ricercati ritrattisti di corte in Europa. E' probabile che Ritratto di dama con mazzolino di fiori si collochi attorno al al 1778, qualche anno dopo i dipinti trentini. Si intravede, infatti, un cambio di tavolozza, con un incarnato che si avvicina al grande Lampi. Un'opera che fa da trait d'union tra il Lampi Trentino e il momento successivo.

Giovanni Battista Lampi - prosegue Casagrande - vive nel principato vescovile, a Castel Thun è esposto il noto Ritratto di Pietro Vigilio Thun (1776-1800). Dipinge l'aristocrazia, i nobili e nel corso di un viaggio tra Innsbruck e Klagenfurt ritrae le due figlie di Maria Teresa (1781-83), avvicinandosi allo stile neoclassico che conquisterà le corti europee. A Vienna ritrae l’imperatore Giuseppe II ed è quindi chiamato dal re polacco Stanislao Augusto Poniatowski tra il 1789-90. Qui conosce Platon Zubov, l'ultimo favorito di Caterina di Russia, che tra il 91 e il 97 lo chiamerà a corte. Qui la sua fama di pittore si accresce e oltre a immortalare con i suoi ritratti l'intera corte, è chiamato anche a stilare un saggio per l’Accademia delle Belle arti di San Pietroburgo sul modo di dipingere secondo i dettami classici. Ritorna quindi a Vienna, professore dell’Accademia di Belle arti, avvicinandosi negli ultimi anni al biedermeier.

Da segnalare che il dipinto di Lampi è stato acquisito da Iacopo Dimastrogiovanni, collezionista e appassionato d'arte, che ha avuto il merito di intercettarlo sul mercato antiquario.

redazione

27/05/2015