L'Officina della storia

La proposta formativa della Fondazione museo storico del Trentino: ricerca, innovazione, collaborazione scuola-museo

"L’insegnamento della storia si annuncia nell’anno scolastico 2016-2017 con importanti novità rispetto alla dimensione sia locale sia dell’educazione alla cittadinanza e all’autonomia.  L’Officina della storia, che secondo tradizione contiene il «catalogo» delle proposte rivolte alla scuola e al mondo della formazione, è il frutto di una costante ricerca e di una continua azione fondate sulla collaborazione scuola-museo, sul reciproco arricchimento e sulla valorizzazione delle competenze che i vari soggetti portano in dote. Nel presentare questa nuova edizione de L’officina della storia esplicitiamo da subito il nostro desiderio ad accogliere suggerimenti, integrazioni, nuove proposte. Non si parte, ovviamente, da zero perché vi sono state numerose occasioni di lavoro comune e di progettazione condivisa; l’indicazione che viene dalla recente Legge provinciale non fa che rafforzare ulteriormente questo impegno nella consapevolezza che la diffusione della conoscenza storica, pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, è un fattore fondamentale per il presente e il futuro delle nostre comunità".

Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione museo storico del Trentino, spiega così nell'Introduzione del catalogo le ragioni dell'iniziativa, presentata ieri all'Istituto tecnico tecnologico “Buonarroti-Pozzo” di Trento. Durante l'incontro, cui ha partecipato anche il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi, la Fondazione ha illustrato i contenuti e le metodologie della propria proposta formativa, frutto di una costante ricerca e di una continua azione fondate sulla collaborazione scuola-museo. Tra le proposte, ci sono anche dei percorsi dedicati all'autonomia, in cui la storia del Trentino si intreccia con la conoscenza delle istituzioni locali. Non solo storia quindi, ma anche educazione alla cittadinanza e conoscenza del presente.

Nel vivo del programma è entrato Tommaso Baldo, curatore dei progetti, che sottolinea come il “ compito dell'area educativa della Fondazione sia di aiutare la scuola nel passaggio difficile dal sapere al saper fare. Prima il compito della scuola era di trasmettere conoscenze - prosegue -, oggi è in atto un cambiamento epocale che richiede di dotarsi di un metodo di selezione tra le fonti di informazione che si trovano perse nel mare del web. L'attenzione della Fondazione per questo si rivolge al rapporto con il documento storico e al rapporto critico con le fonti del web".

Luca Caracristi illustra quindi il catalogo dell' Officina della storia, che “riguarda due secoli di storia trentina e si rivolge a tutte le scuole di ogni ordine e grado con attività laboratoriali differenziate, seguendo diversi fili tematici: dalla storia sociale dell'Ottocento, ai grandi conflitti del Novecento, per arrivare a temi più recenti come gli itinerari sulla guerra fredda, sulla storia dell'industria idroelettrica, senza dimenticare la storia dell'emigrazione e i percorsi dedicati al metodo storico. Sempre molto frequentati sono i percorsi cittadini: alcuni itinerari nel centro storico di Trento alla scoperta delle trasformazioni della città nelle varie epoche.

Il presidente Ugo Rossi mette in luce l'importanza di “percepire la particolarità del territorio per avere uno sguardo sulle macro questioni, partendo dalla microstoria. Le Gallerie sono il luogo in cui questo si può sperimentare con mano – aggiunge -. Autonomia vuol dire consapevolezza ed educazione alla cittadinanza. Sono questi i due temi che abbiamo deciso di trattare insieme perché vogliamo offrire ai nostri ragazzi e ragazze gli strumenti per essere i cittadini di domani. E per essere dei cittadini formati è necessario avere qualche competenza in più anche sulla particolarità del nostro territorio, ovvero sull'Autonomia".

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07/10/2016