L'estate dei cinquant'anni del Museo degli usi e costumi della gente trentina

La tradizione popolare per comprendere l'essenza del Trentino: diverse proposte per ragazzi e per famiglie

In un ricco percorso espositivo che attraversa 43 sale, il Museo degli usi e costumi della gente trentina si distingue per l’attenzione che dedica al sistema agrosilvopastorale della montagna trentina e alle lavorazioni artigiane di supporto al mondo contadino – legno, ferro, rame, ceramica, tessuti – fino alle testimonianze della religiosità, della musica e del folklore.

In occasione dei cinquant’anni dalla sua apertura, il Museo propone un 2018 all’insegna di un’intensa produzione editoriale e promozionale. Sullo sfondo del progetto museale rimangono le parole del fondatore Giuseppe Šebesta:

“La storia degli usi e costumi dei raggruppamenti umani, più o meno vasti, ha interessato pochissimi appassionati. Solo in quelle aree dove sono esplose eccezionali espressioni folcloriche, studiosi illuminati hanno cercato di salvare le testimonianze affidandole a pochi musei europei. (…) Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina rompe decisamente la tradizionale presentazione museistica di oggetti, nuda e semplice, senza un inserimento nella realtà tecnologica dell’esperienza umana, cercando di allacciare con il visitatore un linguaggio continuo in cui esista per ogni tema l’inizio di un’esperienza e la logica continuazione.”

Alla luce degli obiettivi del suo fondatore, i Servizi educativi del Museo propongono alcuni laboratori didattici rivolti a bambini e ragazzi di tutte le età frequentanti asili e colonie estivi, centri diurni o attività organizzate per ragazzi. Nel corso del laboratorio i singoli partecipanti realizzano un oggetto da portare a casa. I percorsi comprendono inoltre una breve visita ad alcune sale del Museo inerenti all’argomento scelto.

Oh, che bel castello... 
L’edificio che ospita il Museo racconta una storia millenaria che ha origine nel Medioevo. Il percorso, ripercorrendo le vicende storiche dell’edificio, vuole far conoscere gli spazi museali in chiave diversa attraverso giochiindovinelli e l’interazione con alcuni personaggi-guida: il giullare di corte, il severo monaco, il fantasmino raffreddato e la dolce principessa. A conclusione i giovani visitatori possono cimentarsi in una simpatica attività di laboratorio per immedesimarsi in uno dei personaggi-guida.

Chicchirichì... è ora di alzarsi! 
Il galletto Chicchirichì è la guida straordinaria che accompagna i piccoli visitatori alla scoperta di suoni e rumori della vita contadina di un tempo, per rivivere la realtà sonora che la caratterizzava. Attraverso l’ascolto di suoni e musiche legati ai diversi mestieri e all’ambiente domestico, viene raccontata la lunga e faticosa giornata del contadino di montagna. Il percorso si conclude con un laboratorio dove ogni bambino realizza una piccola e personalizzata zangola sonora

Nella casa del contadino 
Il passato rurale che caratterizza il Trentino è ben raccontato nel Museo attraverso i numerosi oggetti che usavano per le tante attività che svolgevano quotidianamente i contadini. Ma come erano le loro abitazioni? Il percorso permette di conoscere la casa contadina nei suoi spazi caratteristici e di capire in che modo e con quali materiali veniva costruita. Durante l’attività di laboratorio si realizza una casetta tridimensionale con la tecnica del papercraft.

INFO: Costo: € 3,00 a testa (gratis per gli accompagnatori)
Durata: 2 ore, adattabile in base alle esigenze degli utenti
Orari: dal lunedì al venerdì: 9.00-17.30
Informazioni:
Tel. 0461 650314 
E-mail didattica@museosanmichele.it

C’è poi  una proposta per le famiglie in visita al Museo, sempre attiva:

“AL MUSEO… CHI CERCA TROVA! Risolvi l’enigma etnografico”

Una visita al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina può diventare un’avventura da vivere con la famiglia alla ricerca di oggetti insoliti che caratterizzavano la vita della gente di montagna. Uno speciale cruciverba, ricco di immagini curiose, sarà il filo conduttore per la scoperta delle numerose sale del Museo. Solo i più abili ricercatori che riusciranno a risolvere l’enigma, saranno ricompensati  delle loro fatiche con un simpatico ricordo di quest’esperienza a contatto con la tradizione.

Settembre poi  è il mese del patrono del museo , ed ecco il ritorno delle Notti di San Michele con il Festival dei burattini in musica, giunto quest’anno all’VIII edizione.

Sotto la direzione artistica di Luciano Gottardi, il festival , che culmina con la festa patronale del 29 settembre,  propone il seguente programma:

venerdì 7 settembre

ore 20.00 visita guidata al Museo

ore 21.00 spettacolo di Pavel Vangeli che presenta “Singing Swinging Marionettes

venerdì 14 settembre

ore 20.00 visita guidata al Museo

ore 21.00 spettacolo dell’Associazione teatrale Arjuna che presenta “Storie in valigia” con Laura Gasperi e Emma Deflorian

venerdì 21 settembre

ore 20.00 visita guidata al Museo

ore 21.00 spettacolo di Le Strologhe che presentano “Fòle


25/07/2018