La casa comune è una casa verde

Per Stefano Mancuso le piante hanno già inventato il futuro. Bisogna saperle ascoltare

Stefano Mancuso [ www.degasperitn.it]

Ho l'impressione che la reale importanza delle piante per la vita dell'uomo non sia percepita nella sua interezza dalla maggior parte delle persone. Certo, tutti sanno - almeno me lo auguro- che respiriamo grazie all'ossigeno prodotto dai vegetali, e che l'intera catena alimentare, e quindi il cibo che nutre tutti gli animali della Terra, si basa sulle piante.

Ma quanti hanno chiaro che petrolio, carbone, gas e tutte le cosiddette risorse energetiche non rinnovabili non sono altro che una forma diversa del'energia del sole fissata dalle piante milioni di anni fa? Quanti sanno che i principi attivi delle nostre medicine sono in gran parte di origine vegetale? O che il legno, grazie alle sue sorprendenti caratteristiche, in molte aree del mondo è ancora oggi il più utilizzato materiale da costruzione? La nostra vita, così come quella di ogni altra forma animale  su questo pianeta, dipende dal mondo vegetale.

Inizia con queste riflessioni "Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro", il libro con cui Stefano Mancuso - scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV) - esplora il mondo vegetale per immaginare il futuro dell'umanità.

Mancuso ci spiega come per migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di ispirarci alle piante. Perché le piante sono organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, e sono anche molto più resistenti degli animali.

Lo scienziato approfondirà questi temi nell'incontro “La casa comune è una casa verde”, che si svolgerà giovedì 9 agosto alle 18 Bieno al Parco fluviale di Bieno. Si tratta del quinto appuntamento della rassegna “Agosto degasperiano – Solitudini”, un programma di 14 eventi, con testimonianze, pièce teatrali, film e concerti, tutti ad ingresso libero.

Nel suo intervento, ad accesso libero, Mancuso accompagnerà il pubblico in un sorprendente viaggio tra i segreti della natura e spiegherà come le piante potrebbero essere uno straordinario paradigma di futuro sostenibile, se solo fossimo capaci di ascoltarle. Lo scienziato aiuterà a riflettere su come, di fronte alle incerte strade su cui è incamminato il nostro pianeta, sia sempre più necessario un nuovo punto di vista sul regno vegetale, la nostra “casa verde”. 

Proprio perché non possono scappare, infatti, le piante sono molto più sensibili rispetto agli animali: il loro unico modo di resistere è capire quel che succede con grande anticipo, in modo da potersi modificare in tempo. "Immaginate di essere una pianta, circondata da insetti, animali erbivori e predatori di ogni specie, e di non poter scappare - osserva Mancuso -. L'unica maniera per sopvravvivere è essere indistruttibili, essere costruiti in maniera completamente diversa da un animale. Essere una pianta, appunto".

Le piante arrivano a memorizzare e a imparare, comunicano tra loro attraverso segnali chimici di attrazione o di allarme e si aiutano a vicenda quando una pianta imparentata è in difficoltà. Se definiamo “intelligenza” la capacità di percepire i cambiamenti dell’ambiente esterno e di retroagire nella maniera più adeguata possibile, potremmo dire che le piante percepiscono e retroagiscono, dunque sono “intelligenti”.

"Quando parliamo di vita - racconta Mancuso - prima di tutto pensiamo a noi stessi, e poi agli animali. Eppure si stima che tra il 95 per cento e il 99,5 per cento della biomassa del pianeta sia composta da piante. Se si osserva la questione della vita in questi termini, la presenza animale (compresa la nostra) è ininfluente. E soprattutto, noi esseri umani, così come ogni altra forma di vita animale, dipendiamo direttamente dalle piante. L’idea che l’uomo possa porsi al di fuori della natura è l’ultima e pericolosa manifestazione della hybris umana, un atteggiamento arrogante che sta mettendo a rischio la nostra stessa sopravvivenza".

 


07/08/2018