Nuovo Cinema Dolomiti e Paesaggi letterari

Cinema e letteratura festeggiano i dieci anni di Dolomiti patrimonio UNESCO al Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo

Il fascino delle Dolomiti raccontato dal grande schermo: immagini che saziano lo sguardo e accendono l'immaginazione, portandola a esplorare le distese di montagne che si profilano all'orizzonte, spesso nella loro bellezza irraggiungibile. La fantasia, però, sa volare anche senza le immagini, le sa inventare e fare proprie partendo dalle parole. Dalle pagine e pagine di splendida letteratura che narrano la montagna, sia dal punto di vista dell'avventura ma anche da quello più metaforico e filosofico.

Già Francesco Petrarca, nelle Familiari include un'epistola in cui ricostruisce l'ascesa al Monte Ventoso, compiuta  con il fratello Gherardo nel 1336. Per il poeta, la scalata diventa occasione per un'introspezione e, al contempo,  per delineare una propria autobiografia ideale. In seguito, e soprattutto a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, momento in cui il fascino delle Dolomiti richiama l'attenzione di diversi alpinisti, in primis il naturalista e alpinista Sir John Ball, romanzieri e scrittori dedicano sempre più pagine al paesaggio montano. 

Anche al Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, cinema e letteratura raccontano sotto diverse sfaccettature il ricco patrimonio dolomitico nella sede che a detto patrimonio rende omaggio, il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo. Fondato nel 1899, il museo è infatti specializzato nella geologia delle Dolomiti, in particolare delle Valli di Fiemme e Fassa. Le collezioni geologiche sono costituite da un patrimonio di oltre 11.000 esemplari, tra cui la più ricca collezione di fossili invertebrati delle scogliere medio-triassiche conservata in Italia. 

Nelle sale del museo -  in un fitto calendario di eventi che si svolgeranno nel mese di agosto, e sempre alle 21 - arte e letteratura offrriranno il loro sguardo alternativo e basato su un approccio emozionale alla montagna.  

Le due rassegne, organizzate in collaborazione con il Trento Film Festival e i curatori della mostra “10 libri per raccontare le Dolomiti”, porteranno al Museo alcuni tra i più bei film della storica rassegna cinematografica trentina, mentre studiosi, intellettuali e docenti proporranno un'esplorazione che condurrà tra le più belle pagine letterarie.

Di seguito, il programma completo degli eventi:

NUOVO CINEMA DOLOMITI!è un ciclo di proiezioni all'aperto in collaborazione con Trento Film Festival. La bellezza e la spettacolarità delle montagne Patrimonio UNESCO viene raccontata attraverso il grande cinema in quattro appuntamenti tematici: Dolomiti e alpinismo, Dolomiti e vita di montagna, Dolomiti e grandi classici e Dolomiti e fiction!

DOLOMITI E ALPINISMO. 1 agosto

  • PANAROMA

Jon Herranz - Spagna, 2015 - 28'

Sezione Alp&ism 64° Trento Film Festival 2016 - Premio "Mario Bello"

v.o. con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival

Edu Marin affronta la Pan Aroma insieme a suo padre di sessantadue anni,

Francesco Marin “Novato”.

  • DONNA FUGATA

Manrico Dell'Agnola - Italia, 2019 - 21'

Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019

v.o. italiana

La ripetizione in libera della via Donnafugata, aperta da Christoph Hainz sul Civetta, da parte di Sara Avoscan e Omar Genuin, una coppia di arrampicatori di Falcade.

  • AARON DUROGATI - PLAYING WITH THE INVISIBLE

Matteo Vettorel e Damiano Levati - Italia, 2018 - 30'

Sezione Alp&Ism 67° Trento Film Festival 2019

v.o. italiano e inglese con sottotitoli italiani a cura del Trento Film Festival

Nella solitudine luminosa dell'autunno nelle Dolomiti Aaron Durogati, formidabile pilota e autentico esteta del volo, affronta il suo personale viaggio per imparare a rialzarsi.

DOLOMITI E VITA DI MONTAGNA. 8 agosto

  • CARANO NON È PAMPLONA

Serata con la partecipazione di Gabriele Carletti, regista di La scelta di Quintino

Fabio Pasini e Antonio Ballauri - Italia, 2018 - 6'

Sezione Orizzonti Vicini 66° Trento Film Festival 2018 - Menzione speciale CinemAMoRe. Senza dialoghi.

Non ci sono turisti e nemmeno vacche infiocchettate. Solo un pastore e gli amici di

sempre, pronti a condurre le 145 vacche all’alpeggio.

  • IL TEMPO LIEVE. LUOGHI, PERSONE E STORIE A MEZZANO

Michele Corona - Italia, 2013 - 20’

Sezione Orizzonti Vicini 61° Trento Film Festival 2013. v.o.

Cinque persone a Mezzano, piccolo comune nel cuore delle Dolomiti trentine, raccontano le loro storie e il loro rapporto con il paese.

  • LA SCELTA DI QUINTINO

Gabriele Carletti - Italia, 2017 - 19'

Produzione Dolomiti TV

Sezione Orizzonti Vicini 65° Trento Film Festival 2017. v.o.

A 93 anni Quintino Corradini resiste nel suo maso ad Arodolo, in val di Fiemme. Ha deciso di ritirarsi a vivere in un maso tra i boschi della val di Fiemme per non rinunciare ai suoi ideali nati durante la Resistenza.

  • LA FORESTA FERITA

Gianpiero Capecchi - Italia, 2019 - 21’

Sezione Orizzonti Vicini 67° Trento Film Festival 2019

A un secolo dalla fine della grande guerra, sull'Altopiano di Asiago gli alberi sradicati

riportano alla memoria le condizioni in cui si trovava la montagna alla fine del confitto.

DOLOMITI E GRANDI CLASSICI. 22 agosto

  • BLIND HUSBANDS

Erich von Stroheim, 1919 - 68’

Evento 57° Trento Film Festival 2009

Edizione digitale del 2008 sottotitolata in italiano a cura del Centro Audiovisivi Bolzano.

Capolavoro del muto. Un ufficiale austriaco cerca di sedurre la moglie trascurata di un medico alpinista in vacanza nelle Dolomiti.

DOLOMITI E FICTION. 29 agosto

  • L'ORSO (L'OURS)

Serata con la partecipazione di Claudo Grof, Coordinatore settore grandi carnivori della PAT, Servizio Foreste e Fauna.

Jean-Jacques Annaud - Francia, USA 1988 - 94'

È una favola ecologica raccontata dal punto di vista di un animale, che ha lo scopo di mostrare come in natura non esistano assassinio e vendetta, e che la cattiveria può essere portata soltanto dall'essere umano. Il film è ambientato nella Columbia Britannica del XIX secolo, ma venne girato in Italia, nelle aree delle Dolomiti.

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DOLOMITI, PAESAGGIO LETTERARI è un ciclo di incontri attorno alle pagine più significative di un racconto lungo secoli, quello della scoperta, narrazione e interpretazione delle vette dolomitiche. A partire dal 31 luglio al Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, alle 21.00, la rassegna presenterà i più bei volumi che ruotano attorno alla mostra temporanea “10 libri per raccontare le Dolomiti”, allestita nel museo durante l’estate. Ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione dei vini dalla storica Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige (TN).

Massimo 25 persone. Prenotazione consigliata al 0562 500366.

  • 31 luglio 2019

QUANDO I VULCANI DIVENTANO ANTICHI! Da Predazzo, 200 anni fa, Giuseppe Marzari-Pencati rivoluziona la teoria della Terra.

Con Dr. Guido Roghi. Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR c/o Dipartimento di Geoscienze, Università di Padova.

Una serata dedicata all'articolo pubblicato nel 1819 da Marzari Pencati, che rese Predazzo meta dei più importanti geologi e naturalisti del primo '800, suscitando interesse a livello mondiale nei confronti di Predazzo!

  • 7 agosto 2019

LE LEGGENDE DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF: storie di sogni e di verità.

Con Prof.ssa Ulrike Kindl, già docente all'Università Ca'Foscari di Venezia

Le Dolomiti, oltre alla bellezza e valore geologico, sono terra di racconti e leggende. Le montagne, le sue cime, i laghi, le caverne hanno ispirato da sempre la fantasia dei suoi abitanti. La serata permetterà di addentrarsi nell'importante opera di raccolta della tradizione orale da parte di K. F. Wolff. Si parlerà di Laurín e delle sue rose fatate, così come delle saghe collegate alle mondo misterioso delle grotte nelle Dolomiti.

  • 14 agosto 2019

LA GRANDE STRADA DELLE DOLOMITI DI KARL FELIX WOLFF

Con Dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell’istituto Culturale Ladino di Fassa

Secondo di due appuntamenti dedicati a Karl Felix Wolff, per presentare la traduzione in italiano - a opera dell’Istituto Culturale Ladino e di Nuovi Sentieri Editore - di “La grande Strada delle Dolomiti”, corposa monografia pubblicata nel 1908, nell’imminenza del completamento della tratta transdolomitica Bolzano-Cortina. L'opera è forse l’ultimo grande “classico” nel quadro della letteratura di montagna che ha contribuito a creare il mito delle Dolomiti come le montagne più belle del mondo.

  • 21 di agosto 2019

Sguardi femminili sulle Dolomiti

Con prof.ssa Giovanna Covi, Università degli Studi di Trento

All'interno della letteratura che descrive le Dolomiti, ci sono anche presenze femminili, spesso poste in secondo piano rispetto ai "protagonisti" (alpinisti, geologi, naturalisti). La serata presenterà un punto di vista insolito per delineare la cronaca della scoperta delle Dolomiti attraverso lo sguardo delle donne.

  • 28 agosto 2019

Montagna, la più grande palestra di vita

Con Danilo Callegari, alpinista ed esploratore

Da Grohmann - pioniere dell'alpinismo in Dolomti - al racconto delle imprese sognanti di Callegari. Il giovane friulano ha esplorato i luoghi più inospitali del Pianeta nuotando in acque oceaniche, scalando montagne impervie dalle Alpi all’Himalaya, dalle Ande al Caucaso, volando tra montagne e oceani, attraversando interi continenti in bicicletta… poi ancora quattro deserti e il più grande ghiacciaio d’Europa attraversati in autonomia e in kayak sul più elevato lago navigabile del Pianeta e tra le tormentate acque della Patagonia.


30/07/2019