Presentato il programma della stagione danza regionale 2015-2016

La danza in tutte le sue declinazioni contemporanee: si inizia il 31 ottobre con Pixel per una stagione all'insegna del binomio qualità-poliedricità dell'offerta

Presentata oggi (8 settembre) nell’ambito di Cultura Informa la “Stagione danza regionale 2015-2016” del Centro servizi culturali S. Chiara. Presenti: Ivo Gabrielli, Presidente Centro Servizi Culturali S.Chiara di Trento; Francesco Nardelli, Direttore Centro Servizi Culturali S.Chiara di Trento; Lanfranco Cis, Consulente Danza Centro Servizi Culturali S.Chiara di Trento; Claudio Martinelli, Dirigente Servizio Attività Culturali - Provincia autonoma di Trento.

Un programma di qualità che, come quello della prosa presentato la scorsa settimana, ha come obiettivo primario quello di avvicinare il pubblico alla danza sia attraverso il binomio qualità- poliedricità dell’offerta, sia grazie alla riduzione dei prezzi. Oltre a ciò, l’importante novità dell’inserimento della programmazione bolzanina nel circuito.

“Le caratteristiche dell’offerta presentata a Trento si integrano perfettamente con quella di Bolzano nell’ambito di un percorso che può essere interamente condiviso, tanto è vero che l’idea è passata nelle formule proposte al pubblico – esordisce Nardelli -. Due sono, infatti, in quest’ottica le opportunità: o l’abbonamento regionale di sette spettacoli, che prevede anche due appuntamenti bolzanini, o il percorso trentino “Tutto danza”. Vi invito a favorire nella scelta la proposta regionale – consiglia il direttore – che permette di avere un punto di vista più completo, e si inserisce in una nuova politica di condivisione dei progetti culturali. Con la presente rassegna diamo infatti seguito all’accordo del dicembre scorso, in base al quale da questa stagione titolare della programmazione di danza è il Centro S. Chiara, in accordo con la Fondazione Orchestra Haydn. Cerchiamo di attenuare le difficoltà collegate alla logistica con l’istituzione di un servizio navetta, impegnandoci in un progetto che ‘guardi un po’ avanti’ e per questo a volte può registrare delle difficoltà di comprensione da parte degli enti del territorio. In realtà, in tale ambito, la politica ci sta sopravanzando nell’idea di una progettazione culturale che si estenda all’Euroregione" - conclude.

Cis mette in luce come la danza sia “il linguaggio tra quelli artistici contemporanei che più riesce ad aggiornarsi e contaminarsi, una disciplina da valorizzare in tutte le sfaccettature, che presenta segni di ancoraggio nella tradizione uniti alla capacità di rinnovarsi nel linguaggio”, ed entra quindi nello specifico dei sette appuntamenti in programma: 

Nel suo intervento Martinelli sottolinea l’impegno del Centro S. Chiara "nel tradurre in maniera concreta i concetti di rete, sistemi e integrazione territoriale, concetti facili da enunciare e inserire nei regolamenti ma non altrettanto da introdurre nella pratica. Lo spazio geopolitico-culturale deve superare i territori su cui le istituzioni operano e privilegiare uno spazio spazio euroregionale già consolidato".

"Tra gli obiettivi di lungo periodo e le strategie prospettate da Martinelli e i contenuti culturali cosa c'è in mezzo?- si chiede Gabrielli -. Il Centro che ha cambiato pelle, che ha fatto un certo tipo di percorso e ha individuato alcuni obiettivi in sintonia con le linee di indirizzo - afferma -. Ciò è reso possibile anche dal fatto che il Centro sta impiegando le proprie risorse umane e economiche tenendo conto di obiettivi che non si spingano oltre le sue possibilità. Un momento in cui il livello di efficienza è molto alto, ed esiste un ottimo rapporto mezzi-risultati"- conclude.

redazione

08/09/2015