T. S. Eliot: in The Waste Land the Rock Nel paese guasto la Roccia

Nel cinquantesimo della scomparsa, Trentino Book Festival propone due approfondimenti dedicati a Eliot 

Unreal City,/ Under the brown fog of a winter dawn,/ A crowd flowed over London Bridge, so many, I had not thought death had undone so many./ Sighs, short and infrequent, were exhaled, And each man fixed his eyes before his feet. (The waste land, 1922)

Città irreale,/ Sotto la nebbia bruna di un’alba d’inverno,/ Una gran folla fluiva sopra il London Bridge, così tanta, Ch’io non avrei mai creduto che morte tanta n’avesse disfatta./ Sospiri, brevi e infrequenti, se ne esalavano,/E ognuno procedeva con gli occhi fissi ai piedi. 

Nel cinquantesimo dalla morte di Thomas Stearns Eliot (Saint Louis, 1888 – Londra, 1965), Trentino Book Festival ripercorre le principali tappe della sua vicenda umana e poetica attraverso due appuntamenti: giovedì 11 giugno alle 19 presso il bar Centrale di Caldonazzo l’incontro T. S. Eliot: in The Waste Land the Rock Nel paese guasto la Roccia, con Massimo Libardi e Bubamara, mentre dal 2 al 14 giugno presso il municipio di Caldonazzo sarà allestita la mostra In the waste land the rock.

Abbiamo chiesto a Massimo Libardi, responsabile della biblioteca di Levico Terme, di anticiparci attraverso quali riferimenti si avvicinerà a un autore la cui densità di pensiero lambisce e sconfina nell'oscuro, nell'impenetrabile.

"Mi sono chiesto quale possa essere l’interesse, cosa possa spingere ad avvicinarsi a uno scrittore tanto complesso - esordisce Libardi -. ‘Terra desolata’ è una formula estremamente vitale, che ha un appeal immediato, un’immagine che sembra in grado di parlare a ognuno. The waste land esce nel 1922 e rende bene il senso di smarrimento della società occidentale dopo la Grande Guerra: la terra guasta della modernizzazione, degli uomini vuoti, della grande metropoli. Un titolo il cui valore semantico ha giovato molto al successo del poemetto. 

Sono tre le principali componenti che intervengono nella stesura dell’opera : il momento provenzale e Dante, i metafisici inglesi, la poesia di Baudelaire che Eliot interpreta come filosofica.

Inizierò l'incontro parlando di un legame tra il Trentino ed Eliot che passa attraverso il grande anglista Mario Praz, che ha soggiornato in diversi momenti a Pergine Valsugana, il paese della sua governante. Mi soffermerò quindi sul concetto di ‘età dell’ansia’ con cui Praz definisce il periodo della letteratura inglese tra le due guerre e da qui passerò alla Terra desolata, mettendo il luce la costruzione e l’evoluzione del pensiero di Eliot, il suo tentativo di mettere a punto una nuova mitologia attraverso una poesia non legata al personale. Estenderò la visione al ‘correlativo oggettivo’ quale modalità di rendere le emozioni attraverso il ricorso all’impersonale, richiamandomi anche al Montale degli Ossi di Seppia e delle Occasioni.

Chiuderò con una panoramica sulla ripresa dell’opera di Eliot nella cultura di massa, e lo farò attraverso alcuni riferimenti. Il primo riguarda una canzone del 1971 dei Pooh dal titolo, appunto Terra desolata, per menzionare poi Cats, il noto musical basato su Old Possum's Book of Pratical Cats e su altre poesie di Eliot. La terza tappa sarà Assassinio nella cattedrale, il dramma teatrale di Eliot dal quale è scaturito l’omonimo film.

Nel 1994 poi, il film Tom & Viv ripercorre le vicende matrimoniali di Vivienne Haigh-Wood che sposa Thomas Stearns Eliot. Ben presto però Tom scopre che la moglie soffre di una sindrome che la condurrà a morire in manicomio".

redazione

10/06/2015