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"Da qui messere si domina la valle": tra storia e leggenda i castelli trentini non smettono mai di raccontare...

 

“Un programma estivo di valorizzazione dei castelli, che coinvolge la Rete dei castelli, e che sempre più cerca di allargare i propri orizzonti grazie alla collaborazione dei soggetti proprietari - pubblici e privati - e rendere disponibile gli spazi a visite accompagnate spesso da occasioni conviviali”.

Esordisce con questa premessa Francesco Nardelli, direttore Centro Servizi Culturali S.Chiara, nel presentare dicastelincastello” Immergersi nella storia del Trentinol'iniziativa presentata oggi (28 giugno) nell'ambito di Cultura Informa. Con Nardelli sono intervenuti: Ivo Gabriellipresidente Centro Servizi Culturali S.ChiaraLaura DalpràDirettrice Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provincialiLanfranco Cis, curatore della rassegna, Gloria Preschern, direttrice dell'Ufficio per la Promozione Culturale della Provincia di Trento; Salvatore Ferrari, Soprintendenza per i beni culturali.

“Il Centro Santa Chiara quest'anno ha condiviso l'idea di focalizzare l'attenzione su quattro dei castelli che fanno capo al Buonconsiglio – prosegue Nardelli – con l'obiettivo di introdurre una nuova linea artistica che sia coerente. La scelta è stata di puntare sul tema della rievocazione storica, che nelle edizioni passate ha dimostrato di avere un ottimo riscontro da parte del pubblico, e di valorizzare al meglio gli spazi. Abbiamo sviluppato un progetto 'glocal' – aggiunge - che guardi a un pubblico ampio con una proposta di qualità e al contempo tenga conto delle caratteristiche storiche”.

Castel Caldes, Castel Thun, Castel Beseno e Castello di Stenico: sono questi i quattro manieri in cui si svolgerà l'iniziativa. Attraverso una periodizzazione e una tematizzazione, ciascuno di essi sarà connotato da una “festa” diversa, ispirata dalla storia del luogo.

Si inizierà il 16 e il 17 luglio a Castel Caldes con il tema trecentesco dell' “amor cortese”, ripercorrendo la leggenda della tormentata storia d'amore di Olinda e Arunte, per proseguire il 30 e 31 luglio a Castel Thun con “una giornata a corte”. L'atmosfera sarà quella seicentesca della corte del principe vescovo. Negli ampi spazi aperti che che circondano il castello troverà posto un accampamento di soldati in cui si alterneranno giostre, tornei a cavallo, spettacolari esibizioni di scherma antica. Il 6 e il 7 agosto sarà poi la volta del tradizionale appuntamento di Castel Beseno con “all'armi, all'armi!” attraverso cui sarà ricostruita la vita castellana di un tempo. La chiusura dei quattro fine settimana in collaborazione con il Centro Santa Chiara è prevista il 20 e il 21 agosto a Castel Stenico con “ars venandi”, che ripercorrerà il tema della caccia: in primo piano esibizioni di falconieri e dimostrazioni di addestramento di volatili.

“L'idea è di proporre la manifestazione con continuità almeno triennale, puntando a valorizzare anche le realtà territoriali” - conclude Nardelli.

Dal Prà sottolinea il collegamento stretto che tali proposte hanno con la effettiva storia dei castelli, iniziando da Beseno con la rievocazione della battaglia di Calliano, mentre Stenico “ha un nocciolo alto-medievale importante da valorizzare – spiega – in riferimento sia alla costruzione in sé, sia agli affreschi del XII secolo che ornano la cappella. A Caldes si ragiona invece sugli amori sfortunati che godono una particolare eco nella tradizione medievale, mentre Thun è legato all'arte dell'equitazione e dei duelli”.

“Di grande spazio alla riproposizione degli antichi giochi ai castelli e alle fiere con l'obiettivo di offrire agli ospiti una occasione di festa” – parla invece Cis, mentre Ferrari punta l'attenzione sull'attivita di tutela della Soprintendenza che, insieme a quella di ricerca, si accompagna a quella di valorizzazione percorsa dal progetto della Rete dei castelli.

Preschern, infine, ribadisce l'importanza del “fare rete”, coinvolgendo anche i castelli comunali e privati. “Ora sono quasi trenta le realtà aderenti – approfondisce - quest'anno si è aggiunto il castello della Torre di Mezzolombardo. Fare rete a volte è faticoso, ma auspicabile - riflette -. Con il Centro Santa Chiara, nella edizione pronta a partire abbiamo condiviso l'idea di concentrare le risorse nell'attuazione dei quattro eventi ora illustrati, per evitare eccessive frantumazioni. Oltre a essi, agli inizi della prossima settimana saremo in grado di uscire con il calendario completo degli appuntamenti 'minori', ma non qualitativamente meno importanti, che raccoglierà una trentina di incontri promossi da Servizio attività culturali, ma anche dal territorio stesso. Tra i diversi soggetti, il Castello di Arco, ad esempio, proporrà un programma particolarmente nutrito” - conclude.


28/06/2016