Chiamatemi Divina

Mostra
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Alla galleria civica Craffonara una mostra dedicata a Dorian Gray, la diva del cinema degli anni Cinquanta e Sessanta che dopo il ritiro dalle scene visse in Trentino: in esposizione anche le fotografie di Chiara Samugheo, la più grande fotografa italiana del dopoguerra, che ritrasse Dorian Gray per i più prestigiosi settimanali dell'epoca. Inoltre in autunno sarà pronto un documentario con le testimonianze di attori ed attrici del calibro di Franca Valeri, Isa Barzizza, Teddy Reno, Carlo Croccolo e Elio Pandolfi. L'intero progetto porta la firma di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet. La mostra, allestita dal 22 agosto al 9 settembre, è organizzata dal centro culturale «La Firma».

Forse è il primo omaggio ufficiale che le viene dedicato dal giorno della sua tragica scomparsa, avvenuta nell'inverno del 2011. “Chiamatemi Divina” è il titolo della mostra che vuole riportare alla luce la figura di una grande diva del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta, che scelse di vivere in Trentino nel momento in cui, ancora giovanissima, decise di ritirarsi dalle scene. É dedicato a Dorian Gray l'ultimo lavoro di ricerca di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet che in questo modo tornano alla ribalta dopo i positivi risultati del progetto “Quando il Garda era un mare” avviato lo scorso anno e dedicato alla ricostruzione della storia della “Bertolazzi Film”, la piccola Cinecittà gardesana, dove negli anni Sessanta venivano girati film di pirati.

Su iniziativa del centro culturale “La Firma” i due autori trentini ora vogliono portare alla luce un'altra pagina di storia del cinema italiano, rendendo omaggio all'attrice Dorian Gray. Nata a Bolzano ma vissuta per quasi cinquant'anni a Torcegno in Valsugana, Maria Luisa Mangini - questo il vero nome - ha girato 32 film insieme ai più grandi attori dell'epoca. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo della “malafemmina” in “Totò, Peppino e la... malafemmina” (1956). Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l'amante di Amedeo Nazzari in “Le notti di Cabiria”. È però soprattutto con “Il grido” di Michelangelo Antonioni - dove interpreta la benzinaia Virginia - che si impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l'immagine di bambola sensuale. Entrata nel cinema d'autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per il film “Mogli pericolose” di Luigi Comencini (1958) il suo talento è premiato con un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recita ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandona le scene ritirandosi a vita privata. Mette tragicamente fine alla sua esistenza il 15 febbraio del 2011 nella sua abitazione di Torcegno.

In un’intervista degli anni Cinquanta disse che avrebbe voluto chiamarsi “Divina” (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo di questa mostra che vuole sottolineare come - ai tempi del suo massimo successo - chiedendo alla gente chi fosse Dorian Gray nessuno avrebbe risposto che si trattava di una personaggio letterario ma tutti avrebbero fatto riferimento ad una delle più grandi dive dell’epoca.

L'esposizione di Riva del Garda presenterà al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell'epoca dove l'attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la Diva è ritratta in copertina. Autentico gioiello dell'esposizione saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell'epoca, attraverso l'obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra, che da tempo ha lasciato l’Italia per ritirarsi in Costa Azzurra. Colta, raffinata, bellissima, Chiara Samugheo declina la sua arte al reportage, alla pubblicità, al cinema, sempre in modo innovativo e peculiare. Capace di saper alternare in maniera straordinaria l’attività di reportage, condotta in chiave neorealista a quella pubblicitaria, e di andare controcorrente evitando di rincorrere i divi del cinema, finendo per essere da loro stessi insistentemente chiamata a fotografarli, Chiara Samugheo è diventata la fotografa più ricercata, colei che ha fissato con scatti immemorabili i volti di grandi star del cinema del calibro di Tina Aumont, Monica Vitti, Claudia Cardinale e Sophia Loren, nonché dei registi che hanno scritto la storia del cinema italiano ed internazionale.

Completeranno la mostra una serie di video clip contenenti le testimonianze di attori ed attrici famosi che in autunno andranno a completare il lavoro di ricerca di Delli Guanti e Maillet in documentario che ripercorrerà la storia artistica di Dorian Gray attraverso varie testimonianze, spezzoni di film e ricostruzioni storiche. Hanno già raccolto l'invito a portare la loro testimonianza attrici ed attori del calibro di Franca Valeri, Isa Barzizza, Teddy Reno, Carlo Croccolo e Elio Pandolfi. Altri nomi si aggiungeranno nelle prossime settimane.

La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20.30. In sèguito sarà riproposta a Torcegno, a Bolzano e in altre località


organizzazione: Centro culturale La Firma