Giulia Crispiani & Golrokh Nafisi / The city we imagine

Incontri e convegni , Laboratorio

«La città che immaginiamo è la città che ricordiamo. È fatta di tutte le città  in cui siamo state.».

Nello spazio della presenza, abbiamo colto un’occasione per immaginare dove incontrarsi la prossima volta. Nell’impossibilità buia che è la distanza, vorremmo costruire un momento per ritrovarci. Ci incontreremo in un pensiero, e lì inizieremo a ricostruire il nostro passato.

La città che immaginiamo è un’utopia che non viene dal futuro.

Con tutte le sue contraddizioni irrisolte, in continuo aggiornamento, la sua mappa cambia in fretta come un cielo. Quando temiamo i nostri nemici, è nelle affinità che troviamo rifugio.

Ciò che immaginiamo per un futuro, tra tutti i futuri possibili, è quello che ci ricordiamo. In questa fantasia passata, usiamo questa immaginazione come un riferimento costante per costruire la città che vogliamo.

Dal tramonto all’alba, le nostre menti ci hanno guidate attraverso nuove immagini, che abbiamo ritrovato il giorno dopo nella città intorno a noi. In questo lasso temporale, dal crepuscolo alla mattina dopo, abbiamo annodato insieme le mappe e abbiamo coperto un po’ quella distanza che sembrava insormontabile, provando a tradurre i buchi di significato in ogni linguaggio possibile, per ritornare a ricordare la città prima di ogni assenza, separazione e distanza.

Costi

INTERO € 5,60

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