Martalar Spazio collettivo, spazio naturale

Il quartiere delle Albere ospita due monumentali installazioni realizzate con gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia

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[ Sito ufficiale MART - ph-davide-varini]

Nel giardino di fronte al MUSE ha trovato casa un grande animale mitologico, "Leone alato", mentre una mano alta quattro metri, "Il grido", è stata posizionata all’interno del rinascimentale Palazzo delle Albere, in una sala voltata al piano terra.

L’autore è Martalar, diventato celebre lo scorso inverno con il Drago Alato di Magré, frazione di Lavarone, nell’Alpe Cimbra.

Le due sculture allestite a Trento proseguono lo stesso filone di ricerca: con queste opere Martalar indaga le dicotomie umano/animale, cultura/natura, dentro/fuori, nella complessa definizione dei confini fra spazio antropico e spazio della natura, fra luoghi deputati all’azione culturale e sociale collettiva e luoghi da rispettare nella loro dimensione selvaggia e incontaminata.


organizzazione: Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - Mart