Visite guidate alla mostra "Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico"

Manifestazioni ed eventi , Visita guidata

In occasione della mostra Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico il Museo Diocesano Tridentino propone un calendario di visite guidate, condotte da educatori museali appositamente formati. Le visite sono consentite per gruppi di massimo 15 persone. Prenotazione obbligatoria al numero 0461.234419 fino ad esaurimento posti disponibili.

Calendario visite guidate per singoli visitatori:

Domenica 10 ottobre 2021, ore 16.00
Domenica 24 ottobre 2021, ore 16.00
Domenica 7 novembre 2021, ore 16.00
Domenica 21 novembre 2021, ore 16.00
Domenica 5 dicembre 2021, ore 16.00

Visite guidate per gruppi di adulti
I gruppi organizzati interessati a prenotare una visita guidata alla mostra possono telefonare al numero 0461.891311 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e giovedì: 10.30 - 12.30 / 14.30 - 15.30; martedì e venerdì: 10.30 - 12.30. È anche possibile scrivere una mail a prenotazioni@mdtn.it. Le prenotazioni vanno effettuate con almeno 15 giorni d'anticipo.
Anna, la madre di Maria - Culto e iconografia nel Tirolo storico

Trento, Museo Diocesano Tridentino
1 ottobre - 10 dicembre 2021
a cura di Alessandra Galizzi Kroegel e Stefanie Paulmichl
In occasione dell’Anno dei Musei dell’Euregio 2021, il Museo Diocesano Tridentino presenta al pubblico la mostra Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico. L’esposizione, che nasce da un progetto di ricerca dell’Università di Trento, intende illustrare l’evoluzione del culto e dell’iconografia di Sant’Anna fra il XV e il XVIII secolo, concentrandosi sul territorio che oggi va dall'Austria meridionale al Trentino.
Il culto di Sant’Anna, madre della Vergine Maria e nonna di Gesù, conobbe il suo apice tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento, soprattutto nei paesi germanofoni, incluso il Tirolo storico, dove la santa fu patrona delle famiglie dell’alta borghesia così come di orefici, tessitori, falegnami e minatori. La sua figura, inoltre, costituì un importante punto di riferimento per la popolazione femminile, soprattutto per le partorienti, le madri di famiglia e per le donne che faticavano a concepire.
Dopo il Concilio di Trento, in un clima di generale ridimensionamento del culto dei santi di origine più o meno leggendaria, la venerazione per Sant’Anna diminuì progressivamente in tutta Europa e la sua raffigurazione divenne oggetto di una serie di interessanti “correzioni” tese a eliminare qualsiasi sospetto di scarsa ortodossia. Questa evoluzione teologica e cultuale si riflette in modo esemplare nelle modifiche che l'iconografia di Sant’Anna subì dalla seconda metà del XV secolo al XVIII secolo, arco di tempo coperto dalla mostra.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni principali e presenta al pubblico circa trenta opere d'arte tra dipinti, sculture, incisioni e fotografie. La mostra ruota attorno a tre tipologie iconografiche particolarmente curiose e significative: l’iconografia nota come Anna Metterza (in tedesco Anna Selbdritt), la Sacra Parentela (Heilige Sippe) e l’Educazione di Maria o Anna insegna a leggere a Maria (Die Unterweisung Mariens o Anna lehrt Maria das Lesen). La seconda sezione è interamente dedicata alla devozione per Sant’Anna nel principato vescovile di Trento, mentre nella terza e ultima parte dell'esposizione le opere esposte segnano le tappe delle trasformazioni subite dalla figura di Anna tra XVI e XVIII secolo. La mostra si chiude con una fotografia scattata a Kabul nel 2016 da Ugo Panella: l’immagine intende stimolare la riflessione sul difficile rapporto tra donne e religione.

Costi

 La visita guidata è compresa nel biglietto d’ingresso alla mostra o al Museo.