Porta Veronensis

(Piazza Duomo) 

La Porta Veronensis è il monumentale ingresso alla città per chi proveniva da Sud, fatta costruire attorno alla metà del I secolo d.C., forse per volere dell'imperatore Tiberio Claudio, secondo alcuni in sosti­tuzione di una porta più antica. La porta si presenta gemina, ovvero a due aperture, per permettere il passaggio contemporaneo di pedoni e carri. Costruita in calcare bianco ed affiancata da torri poligonali in laterizi, essa poggiava su di un grosso basamento in pietra rossa di Trento. Nonostante la frammentarietà, si può ipotizzare che la porta fosse alta due-tre piani, come documentano i possenti frammenti di decorazione architettonica pervenutici. Da questa porta dipartiva il cardine massimo, ossia la principale strada interna con andamento sud-nord. Nel corso dell'avanzato IV secolo la funzione di questo monumentale ingresso a doppio fronte, a causa di un nuovo assetto della città, cadde in disuso. Dal punto di vista architettonico e stilistico, la porta è assai vicina a molte altre porte monumentali d'età romana di città dell'Italia settentrionale, come la Porta Leoni a Verona o la Porta Pretoria a Como. La PortaVeronensis viene nominata per la prima volta nella Passio sancti Vigili, narrante le vicende del vescovo patrono di Trento, Vigilio (morto nel 400, o 405). 

Accesso nell'atrio del Museo Diocesano Tridentino, Piazza Duomo 
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