Il crollo dell'Impero austro-ungarico, nel cui esercito aveva combattuto gran parte di loro, e
l'unificazione del Trentino al Regno d'Italia ostacolarono l'accurato e doveroso censimento
delle perdite. Nel dopoguerra furono le comunità a conservarne la memoria sui monumenti ai
caduti e sulle lapidi poste nei cimiteri, nelle chiese e sulle piazze.
Questa anagrafe, che raccoglie i nomi dei soldati trentini vittime della Grande Guerra, assolve ad un dovere civile di memoria e colma una lacuna troppo a lungo protratta.