Beyond Drifting: imperfectly known animals

La mostra fotografica dell’artista Mandy Barker dedicata alla salvaguardia del pianeta

Mostra
[ Beyond Drifting, Castello del Buonconsiglio]

Per la prima volta in Italia, la mostra “Beyond Drifting: imperfectly known animals” della pluripremiata fotografa britannica che da anni smuove le coscienze con opere visivamente bellissime che, viste da vicino, rivelano la loro origine: sono rifiuti plastici raccolti dall’autrice nelle spiagge e negli oceani di tutto il mondo, e testimoniano l’invasione delle plastiche nella nostra civiltà, ad ogni latitudine e nella forma di infiniti oggetti abbandonati dall’uomo. “Beyond drifting”, in particolare, è una raccolta di immagini di grande formato che raffigura particelle simili a microrganismi marini. 

Gli “animali non perfettamente conosciuti” illustrati da Mandy Barker che compongono la mostra “Beyond drifting” sono frammenti plastici ritrovati negli stessi luoghi dove Thompson raccolse i suoi esemplari di plancton quasi 200 anni fa. Questa volta, però, non si tratta di elementi naturali, ma di rifiuti prodotti dall’uomo e finiti in mare: ci sono ruote di automobile, suole di scarpe, molle industriali, bambole, reti porta-lattine, componenti di telefoni cellulari. Oltre all’inquinamento visibile, questi rifiuti portano con sé una minaccia ancora peggiore: la loro progressiva frammentazione in pezzi sempre più piccoli li farà diventare microplastiche, e potranno essere ingeriti dalla fauna marina, entrando quindi nella catena alimentare e coinvolgendo tutte le specie, uomo incluso. Ecco quindi una nuova specie di plancton, un “plancton di plastica” minaccioso per l’ambiente e la salute. Gli oggetti fotografati in “Beyond drifting” stati ritrovati da Mandy Barker nei dintorni di Cobh, nella baia di Cork, in Irlanda, e fotografati in un arco di tempo di due anni. L’autrice ha utilizzato esposizioni multiple per rendere l’idea del movimento di queste particelle nel mare.