Camera mondo

Il progetto della Soprintendenza ha ottenuto una menzione speciale all'interno del bando nazionale “Arte, Patrimonio e Diritti umani”

ll progetto Camera mondo, ideato dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trento in collaborazione con Giulia Mirandola, profonda conoscitrice del mondo editoriale e curatrice di progetti nella promozione del linguaggio visuale dell’illustrazione, e con l’artista contemporanea Viola Niccolai, che si occupa proprio di illustrazione, ha partecipato al bando nazionale “Arte, Patrimonio e Diritti umani”.

Il concorso, a cura di Connecting Cultures e Fondazione ISMU – Settore Educazione Patrimonio e Intercultura- con il sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanea e Periferie urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è dedicato alla memoria di Silvia Dell’Orso, giornalista e saggista d’arte, che ha dato un importante contributo alla conoscenza e alla divulgazione di tematiche cruciali inerenti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Alla sua quarta edizione, quest’anno il concorso ha premiato un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dato una menzione speciale all’idea progettuale proposta dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trento “per il forte partenariato tra l’artista e la Soprintendenza, volto a valorizzare un patrimonio poco conosciuto e arricchirlo di nuovi significati e risonanze grazie al coinvolgimento attivo dei nuovi cittadini”.

Proprio al pubblico dei migranti, residenti sul territorio provinciale, è rivolto Camera mondo, suscitato dalle possibilità narrative del fondo fotografico storico conservato presso la Soprintendenza per i beni culturali e dall’intreccio di più linguaggi: quello fotografico, quello dell’illustrazione, quello dei libri con figure - gli albi illustrati – e quello della narrazione autobiografica. Il titolo Camera mondo è la somma di più concetti: quello di camera, inteso come apparecchio fotografico; quello di camera, inteso come spazio architettonico domestico: il salotto di casa, spazio pubblico dell’abitazione privata, in cui si svolge l’azione progettuale; quello di mondo, inteso come spazio geografico che abbraccia il globo, così come luogo abitato da persone di differenti provenienze culturali.

La scelta delle immagini fotografiche appartenenti al fondo della Soprintendenza per i beni culturali, pone l’accento sulla dimensione quotidiana dell’esistenza e ha come soggetti donne, uomini, bambini, vissuti in epoche anteriori alla nostra. Delle “parole chiave” , come tempo e divertimento e altre, creano un ponte tra l’artista Viola Niccolai e un nucleo di testimoni stranieri che vivono oggi in Trentino, un terreno linguistico comune, adatto a stabilire punti di contatto, a intrecciare memorie personali e ufficiali, a esplorare racconti visivi inediti, da leggere ancora una volta sotto la lente della fotografia, ma in una accezione amplificata grazie al linguaggio dell’illustrazione e al contributo di altri repertori iconografici di matrice autobiografica.

L’illustratrice Viola Niccolai è stata scelta per partecipare alla realizzazione di questo progetto perché non è la prima volta che dialoga attraverso la pittura e il disegno con la vita quotidiana di persone provenienti da culture e generazioni differenti. Ne è testimone il progetto Provincia Critica, in corso dal 2015: con spirito documentaristico, basandosi sulla riproduzione di scene vissute in prima persona oppure emerse grazie a immagini fotografiche, Viola Niccolai studia la provincia italiana, in superficie e in profondità, dimostrando di essere un’attenta osservatrice degli usi e dei costumi contemporanei.

Con questo progetto, la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento intende svelare un patrimonio fotografico che per lo più rimane nascosto ai cittadini, attraverso la verifica di una sperimentazione innovativa di mediazione culturale: si attende che lo sguardo “altro”, sia dell’illustratore sia del cittadino migrante, possa offrire nuove letture a un patrimonio complesso e generativo come è quello fotografico, rivolgendo nuove interpretazioni a chiunque abbia il piacere di avvicinarsi.

Roberta Opassi - Funzionaria Soprintendenza per i beni culturali
parte di: Lavori in corso

10/03/2016