Caterina Chinnici domenica a Castel Ivano

Incontro con la figlia del giudice antimafia Rocco Chinnici ucciso a Palermo 35 anni fa.

Caterina Chinnici [ www.degasperitn.it]

Caterina Chinnici, magistrato ed europarlamentare, figlia del giudice antimafia Rocco Chinnici ucciso a Palermo 35 anni fa, racconterà la solitudine dei servitori dello Stato.  Lo farà domenica 26 agosto alle 18 all'interno dell'Agosto degasperiano, la rassegna che attraverso quattordici eventi si sofferma in questa edizione sul tema delle diverse solitudini del contemporaneo.  

Chinnici prenderà spunto dal suo libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte (Mondadori), pubblicato nel 2015 dopo tanti anni di silenzio, per ripercorrere la storia del padre, assassinato a Palermo il 29 luglio 1983. L'esplosione di un’autobomba lo uccide proprio davanti alla casa dove abitava con la famiglia. Insieme a lui perdono la vita altre tre persone, due componenti della sua scorta e il portiere dello stabile. "Palermo come Beirut", titolano i giornali dell’epoca. E l’Italia scopre una violenza criminale che si manifesta per la prima volta in tutto il suo orrore uccidendo un uomo simbolo, il magistrato Chinnici, ideatore del primo “pool antimafia” che aveva fatto del senso del dovere una scelta di vita, fino all’estremo sacrificio.

Nel suo libro, Caterina Chinnici ripercorre diversi momenti della sua vita insieme al padre, dai primi ricordi dell'infanzia fino alla scomparsa, raccontando di "un papà sempre presente, di una figura imponente e autorevole" ma al contempo pieno di premure nei confronti della famiglia. Era lui al mattino ad aprire le imposte e a regalare alla figlia la luce del nuovo giorno: era in quel momento che le dava il "lieve bacio sulla fronte", che non voleva essere solo un gesto di saluto ma un'espressione di profondo affetto. 

Magistrato determinato e rigoroso, Chinnici ha attraversato la storia della Sicilia, occupandosi della strage di viale Lazio e diventando Consigliere Istruttore nel 1979, dopo la morte di Cesare Terranova. È lui a scegliere Giovanni Falcone e Paolo Borsellino come uomini di punta del suo pool di magistrati e a indirizzarli nel metodo investigativo che avrebbe portato all’istruttoria del maxiprocesso, nel 1985, e poi allo storico dibattimento, lungo due anni, finito con 19 ergastoli e 2665 anni di carcere per oltre 300 mafiosi.

Caterina Chinnici è nata nel 1954 a Palermo, dove ha conseguito la laurea in giurisprudenza a 21 anni. È entrata in magistratura nel 1979, a soli ventiquattro anni, ed è stata il più giovane magistrato nell’ambito nazionale a essere nominato capo di un ufficio giudiziario: dal 1995 al 2009 ha ricoperto l'incarico di procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Caltanissetta e di Palermo. Ha poi fatto parte del governo della regione Sicilia come assessore della famiglia, politiche sociali e autonomie locali. Nel 2012 è stata nominata capo del dipartimento per la giustizia minorile e nel 2014 è stata eletta al Parlamento europeo. Nel 2013 dà alle stampe È così lieve il tuo bacio sulla fronte, dove ha raccontato la vita di suo padre dentro e fuori le aule di tribunale.


23/08/2018