I castelli in autunno

Castel Beseno, Castel Thun, Castello di Stenico: da questa settimana e fino alle vacanze natalizie visitabili solo nel fine settimana

Da questa settimana per i castelli provinciali che fanno capo al Buonconsiglio - Beseno, Thun, Stenico, Caldes - scatta l'orario invernale che prevede l'apertura solo nel fine settimana (a parte il periodo natalizio, in cui tornerà quotidiana), mentre Caldes rimarrà chiuso fino a primavera.

Tre castelli, tre storie diverse, tutte da scoprire:

Castel Beseno, il più esteso complesso fortificato del Trentino, presenta ancora oggi i segni delle alterne vicende che nei secoli lo hanno interessato.

Di origine medioevale, l’edificio rivela una prevalente funzione difensiva, evidenziata sia dalla sua posizione strategica, che consente inaccessibilità e un esteso controllo territoriale dall’alto, sia dalla sua massiccia struttura muraria. L'attuale aspetto di fortezza rinascimentale, caratterizzato dalla presenza dei tre possenti bastioni funzionali all'impiego delle armi da fuoco, risale alla profonda ristrutturazione realizzata nella prima metà del Cinquecento.

Il castello è oggi sede museale e ospita manifestazioni culturali e rievocazioni storiche.

Raggiungerlo a piedi con una passeggiata, naturalmente in salita, è un'esperienza da fare e da ripetere, soprattutto nel contesto dei colori e delle temperature autunnali. La fatica è ampiamente ripagata dal panorama che si apprezza salendo e dallo sguardo ad ampio raggio sulla Val d'Adige e la Vallagarina quando si raggiunge la sommità.

Situato a una ventina di chilometri da Trento,  è raggiungibile percorrendo la strada statale n. 12 della sinistra Adige fino a Besenello. Venendo da sud, il Castello si trova a circa 10 km da Rovereto; Castel Beseno è raggiungibile anche dalla strada che collega la valle dell’Adige a Folgaria.

Castel Thun

Imponente e austero, il castello fu la dimora di una delle più potenti famiglie feudali della regione. Situato su una collina, in posizione panoramica rispetto alla Valle di Non, è circondato da un complesso sistema di fortificazioni costituito da torri, mura, bastioni, cammino di ronda e fossato e risalente al Cinquecento. Alla stessa epoca risale la potente Porta Spagnola, oltrepassata la quale si accede al ponte levatoio e al primo cortile. Qui si eleva l’imponente Palazzo Baronale. Nei vasti spazi interni si susseguono numerose sale, che conservano i ricchi arredi originari e un’interessante quadreria di famiglia. L’ambiente più pregevole e interessante è la cinquecentesca Stanza del Vescovo, interamente rivestita di legno di cirmolo.

Castello di Stenico

Arroccato su un dosso roccioso da cui si domina la conca delle Giudicarie esteriori, il castello di Stenico è un simbolo del potere dei principi vescovi di Trento in questa regione. Fortificazione di origine altomedioevale, a partire dal XIII secolo divenne loro proprietà, residenza estiva e sede del capitano, il funzionario a cui era affidata l’amministrazione del territorio. Capitani e principi vescovi sono intervenuti nel corso dei secoli ampliando, modificando, abbellendo il castello, che oggi appare un complesso articolato e composito.

All’esterno si presenta come una fortezza medievale severa e imponente, mentre all’interno decorazioni scultoree e pregevoli affreschi gli conferiscono l’aspetto di elegante residenza. Gli interventi più significativi risalgono ai principati di Johannes Hinderbach, attento umanista, e di Bernardo Cles, una delle figure più importanti della storia trentina, uomo di potere e raffinato mecenate. 
Gli ambienti sono oggi elegantemente arredati con raffinati mobili, intagliati e intarsiati, pregevoli dipinti, armi bianche e da fuoco, antichi utensili d'uso quotidiano in rame, in ferro e in legno, provenienti dalle collezioni del Castello del Buonconsiglio.

(fonte: Castello del Buonconsiglio) 

 

 


05/11/2018