Il 2018 del Castello del Buonconsiglio

Mentre si rinnova il percorso espositivo delle collezioni il Castello si prepara ad accogliere in autunno il Riposo durante la fuga in Egitto di Hayez

[ Castello Buonconsiglio]

Di “sfida impegnativa di un grande progetto che si sta cercando di portare avanti a tappe “ parla la direttrice del Castello del Buonconsiglio Laura Dal Prà nel raccontare le iniziative attorno alle quali si raccoglie quest’anno l’impegno del museo. “Non si tratta di toccare il nocciolo del museo, che rappresenta un vessillo della storia e della cultura del Trentino ma di ‘vestirlo di nuovo’, aggiornando sia i percorsi sia l’esposizione del materiale secondo le moderne aspettative di fruitori e pubblico - spiega -. Sono nuove sfide che la cultura contemporanea pone a tutti i musei perché si possa confermare la loro vocazione educativa con modalità che stimolino anche la curiosità del mondo giovanile e sollecitino nelle coscienze i valori culturali”.

Oltre alle iniziative espositive, il patrimonio esposto va aggiornato secondo le sfide della modernità. In tal senso anche la Sala delle Marangonerie è stata oggetto di un restyling e di un arricchimento con il posizionamento, da un lato degli stemmi lapidei delle maggiori famiglie trentine dal Cinquecento al Settecento, dal’altro di alcune insegne ottocentesche che arredavano probabilmente le sale dell’albergo Europa.

“L’intento è di attuare un binomio che intrecci la rivisitazione delle collezioni con l’individuazione di materiali interessanti anche nei depositi, valorizzandoli con accurati restauri – prosegue la direttrice -. Questa è una delle cifre delle nostre azioni, tra recupero, restauro, aggiornamento scientifico e valorizzazione. Contiamo per questo su almeno dieci gruppi di lavoro impegnati su altrettanti aspetti cruciali.  

Nella prima tranche stiamo lavorando sulla parte più antica, dando spazio anche a un nuova politica di comunicazione più efficace per proporre alla contemporaneità i nostri contenuti antichi e moderni - osserva -. A ciò si aggiunge la fruibilità delle aree verdi esterne, proseguendo anche la politica dei portoni aperti e la creazione di percorsi pedonali fino alla porta di San Martino. Un altro settore in cui stiamo intervenendo riguarda il rinnovo degli ambienti dedicati all’accoglienza del pubblico, con una nuova biglietteria più funzionale che sarà arredata con una splendida insegna lapidea con lo stemma madruzziano di prima metà del Seicento, che porta l’iscrizione non casuale in tedesco e italiano: Qui si paga dazio. Ci sarà poi un punto informativo dedicato all’illustrazione del sistema museale e al rinnovamento del bookshop. Campeggia al centro il plastico della città di Trento, attraverso cui sarà spiegata la storia del Castello del Buonconsiglio”.

Le novità non finiscono qui. Ci sarà infatti una sala dedicata alla gente trentina “una sorta di macchina del tempo che attraverso una serie di oggetti, che magari non avranno una grandissima levatura artistica ma molto iconici - specifica ancora la direttrice -, supportati da accurati brevi testi, touch screen, e altri media, proporranno un’illustrazione sintetica della storia del Trentino dai Reti fino al 1919. Oltre duemila anni, un percorso utile per capire le peculiarità storico-culturali della nostra provincia” - conclude Dal Prà.

Sono previsti circa tre anni per concludere il rinnovamento del percorso allestitivo delle collezioni. Si parte ora con i beni archeologici, che saranno esposti negli spazi di Castelvecchio, in una cronologia che raggiungerà la fine del Quattrocento, mentre il prossimo anno si proseguirà con il Rinascimento nel Magno Palazzo.

In concomitanza con i lavori di riallestimento del castello, il Museo proporrà due mostre “dossier” al Buonconsiglio. Il 22 giugno Madonna in blu. Una scultura veronese del Trecento, dedicata ad una rarissima scultura in pietra policroma del Trecento.  Insieme con la Madonna allattante, molto probabilmente proveniente dalla cattedrale di Trento ed ora nel Museo Diocesano Tridentino opera del “maestro del sorriso”, la trecentesca Madonna che si esporrà al pubblico è tra le pochissime testimonianze rimaste di scultura lapidea veronese del Trecento a Trento.

La seconda mostra Sotto il cielo d’Egitto. Un capolavoro ritrovato di Francesco Hayez (inaugurazione il 9 novembre) è dedicata allo straordinario Riposo durante la fuga in Egitto dipinto da Francesco Hayez nel 1831, un quadro celato agli sguardi del pubblico da quel lontano anno, quando fu esposto a Milano, all’Accademia di Brera. Recentemente rintracciato dalla curatrice della mostra Emanuela Rollandini in collezione privata, fu commissionato da Simone Consolati, noto mecenate e cultore delle Belle Arti.

Da metà giugno al Castello di Caldes si potrà invece visitare con ingresso libero la rassegna Riflessi di nobiltà. La donazione Triangi fino a novembre 2918. La collezione Triangi, donata al Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali, da Lucia Triangi nel 2015, non è solo una delle ultime acquisizioni di prestigio entrate a far parte del patrimonio museale, ma un’importante occasione per gettare un primo sguardo su una delle più antiche casate nobiliari trentine e, allo stesso tempo, una delle meno note al pubblico. 


18/04/2018