Il comodato dell’archivio dei conti Consolati

Il fondo documentario della famiglia Consolati concesso in comodato per 20 anni alla Provincia autonoma di Trento 

[ Soprintendenza per i beni culturali]

Il giorno 28 luglio 2017 è stato formalizzato presso la sede della Soprintendenza per i Beni culturali il contratto con il quale il fondo documentario della famiglia Consolati viene concesso in comodato per 20 anni alla Provincia autonoma di Trento da parte dei proprietari Pietro Consolati, Marco Consolati, Anna Consolati, Francesca Consolati e Serena Signori.

Dichiarato di notevole interesse storico in data 30 dicembre 1964 con la denominazione “Archivio dei conti Consolati e dei conti Guarienti (Seregnano)”, questo complesso documentario è composto da una ricca sezione pergamenacea (437 unità ascrivibili perlopiù ai Guarienti e risalenti al periodo XIV-XIX secolo, comprese pergamene con sigillo, alcune delle quali provenienti da cancelleria imperiale e vescovile) e da un importante nucleo di carte personali, familiari e amministrative (80 buste di carteggio e atti e 7 registri dal XVI al XX secolo), relative sia a questioni patrimoniali della famiglia Consolati, sia alle specifiche attività dei singoli esponenti del casato.

I documenti dell’archivio sono ora liberamente consultabili presso l’Archivio provinciale di Trento (per orari e contatti), insieme agli oltre 150 fondi di enti pubblici, enti privati, persone e famiglie che costituiscono il patrimonio dell’Istituto.

I Consolati, originari di Volano in Val Lagarina si trasferirono a Trento nella prima metà del Cinquecento, furono insigniti della nobiltà imperiale da Rodolfo II nel 1603 e nel 1790 ottennero il titolo di conti dell’Impero. Grazie al matrimonio avvenuto nella seconda metà del Settecento fra Pietro Antonio Consolati e Gioseffa Guarienti, all’estinzione della linea maschile della famiglia della sposa, nel 1836 i Consolati ereditarono il castello di Seregnano (Civezzano), proprietà dei Guarienti dal XVI secolo, e lo adibirono a residenza estiva. L’archivio, fino al 2015 custodito presso quella sede, contiene dunque documenti prodotti da entrambe le stirpi. 

In relazione ai ruoli ricoperti nel tempo da alcuni personaggi della famiglia, ben attestate sono le fonti di carattere storico-istituzionale, fra le quali spiccano senz’altro, come inedite testimonianze delle funzioni svolte in ambito giudiziario, le 30 unità prodotte da Filippo Consolati, cancelliere del principato vescovile alla fine del sec. XVIII e celebre giurisperito. 

Ma fra le carte di contenuto strettamente personale emergono testimonianze ancora più interessanti per chi si concentra sui risvolti sociali, familiari e individuali delle vicende del passato: dalla cospicua raccolta di memorie di viaggio del periodo 1785-1904, al dettagliato diario di eventi pubblici, privati e meteorologici compilato per gli anni 1794-1806, ai carteggi privati fra parenti e amici, all’erbario composto alla metà dell’Ottocento dall’appassionato botanico Vincenzo Consolati, il fondo Consolati è una preziosissima miniera di dati e informazioni che aspettano di essere riscoperti e valorizzati. 

L’atto di comodato, che mette a disposizione dei ricercatori questo bene culturale in precedenza poco accessibile e ora invece pienamente fruibile con le modalità e gli strumenti adeguati, costituisce il coronamento di un pluriennale percorso di fruttuosa collaborazione fra gli uffici provinciali e la famiglia: i contatti sono stati avviati fin dal 2003, al momento del passaggio delle competenze di tutela, conservazione valorizzazione sugli archivi dei privati dallo Stato alla provincia a seguito di una apposita norma di attuazione dello Statuto speciale di autonomia (Decreto legislativo n. 506 del 1998).

Dopo una prima fase di acquisizione dei principali elementi quantitativi e qualitativi (date, consistenza, tipologia, ...), si è proceduto con interventi mirati di ricerca, individuazione e riproduzione dei singoli documenti via via richiesti dagli studiosi, in particolare da storici dell’arte. Visto l’interesse per la consultazione delle carte Consolati, nel 2014 si è concordato con i proprietari un lavoro complessivo di riordino, inventariazione e riproduzione dell’archivio.

Nel 2016 a conclusione delle attività è stato pubblicato lo strumento di ricerca Famiglia Consolati e famiglia Guarienti. Inventario dell’archivio (1239 - 1956), a cura di Marica Odorizzi e Renata Tomasoni, disponibile anche online nel portale Trentino Cultura.

In occasione poi di un incontro tenuto in Archivio provinciale il 3 novembre 2016, intitolato Ritratto di famiglia. Vita quotidiana, attività pubblica e relazioni sociali nei documenti dell’archivio Consolati sono stati presentati al pubblico i primi risultati dei lavori e degli studi effettuati, dando conto attraverso la ricostruzione dei ritratti biografici di alcuni esponenti di rilievo del casato, della ricchezza informativa e della molteplicità delle tipologie documentarie presenti nel fondo. 

Non resta infine che rinnovare la gratitudine dell’Amministrazione provinciale per la generosa concessione del fondo archivistico in comodato gratuito, un gesto compiuto non solo e non tanto in favore dell’ente pubblico quanto piuttosto dell’intera cittadinanza, in una prospettiva encomiabile di attenzione e sensibilità per la cultura e per il “bene comune”, che si auspica possa rappresentare un modello da seguire in altre analoghe situazioni. 

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Stefania Franzoi - funzionaria Soprintendenza per i Beni culturali
parte di: Lavori in corso

18/08/2017