Ordine e bizzarria: Il Rinascimento di Marcello Fogolino

La figura e l'opera dell'artista veneto, pittore di corte di Bernardo Clesio, al Castello del Buonconsiglio

Densa di iniziative si presenta l’estate dei castelli trentini facenti capo al Castello del Buonconsiglio – Castel Beseno, Castel Caldes, Castel Stenico, Castel Thun e lo stesso Buonconsiglio – quest’anno uniti anche dal “lasciapassare” un comodo taccuino che sarà regalato a tutti coloro che compreranno il biglietto cumulativo  per le cinque sedi.  Un documento personale che permetterà, nell’arco di un anno dalla data del primo timbro apposto, di visitare i 5 castelli. Raggiunte le cinque timbrature, al visitatore sarà consegnato anche un simpatico omaggio.  

Oltre al fascino senza tempo, alla collocazione naturalistica e agli ambienti accuratamente restaurati, i castelli sono luogo vivo di appuntamenti che spaziano dalla musica al teatro, dalle visite guidate agli spettacoli a tema, ispirati alle peculiarità dei singoli manieri.

L’evento di spicco dell’estate è “Ordine e bizzarria: Il Rinascimento di Marcello Fogolino", la mostra che verrà inaugurata venerdì 7 luglio al Castello del Buonconsiglio. Si tratta di un approfondimento dedicato a a uno dei tre artisti che tra il 1531 e il 1533 hanno reso di unica bellezza il Magno Palazzo, la nuova dimora rinascimentale del principe vescovo Bernardo Cles.

Dopo le mostre monografiche dedicate ai pittori che affrescarono il maniero ovvero Girolamo Romanino e i fratelli Dosso e Battista Dossi, il museo renderà infatti omaggio al veneto Marcello Fogolino. Il pittore, costretto ad una forzata permanenza in Trentino, in quanto esiliato dalla Repubblica di Venezia con la pesante accusa di assassinio, riuscì a guadagnarsi, con la sua opera, la fiducia del Principe Vescovo Bernardo Cles fino a divenirne il pittore di corte.  Il contesto trentino sarà illustrato con opere fogoliniane provenienti da chiese e dalle collezioni del museo, in merito alle quali particolare attenzione verrà dedicata alle figure dei relativi committenti, mentre la sua produzione profana sarà approfondita partendo dai cicli pittorici del Castello del Buonconsiglio con l’inevitabile ed importante parentesi costituita dal ciclo di Ascoli Piceno, ma anche dalla scarne ma preziose testimonianze grafiche.

La mostra sarà anche occasione di ricerca perché molti sono ancora i problemi aperti intorno alla personalità e alla produzione del pittore vicentino, ma trentino d’elezione: da quelli relativi alla biografia e all'itinerario artistico a quelli connessi con la definizione del catalogo e la periodizzazione delle opere. Nodi che possono ora essere dipanati anche grazie alla serrata campagna di restauro condotta nell’ultimo ventennio sui cicli affrescati del Magno Palazzo, agli studi condotti sul cantiere voluto dal Cles e sulla figura del Fogolino, nonché all’accurata campagna di verifiche archivistiche.

L’iniziativa può contare sulla collaborazione dei Musei Civici – Palazzo Chiericati di Vicenza, con il quale è stipulato specifico accordo, mentre un secondo accordo vede la collaborazione tra museo del Castello del Buonconsiglio e il Museo Diocesano Tridentino, che in contemporanea alla mostra su Fogolino curerà l’avvio di una iniziativa parallela sul Francesco Verla, altro importante artista che nei primi anni del XVI secolo soggiornò a lungo in Trentino. 

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02/05/2017