Una scuola moderna ai confini della città medievale

Trento salvata 3: La scuola elementare “Raffaello Sanzio”

[ Enrico Pedrotti, La Scuola elementare “Raffaello Sanzio”, 1934-1936, stampa su carta alla gelatina sali d’argento, cm 13 x 18. AFS, Fondo Pedrotti, Enrico]

Ai margini del borgo di San Martino, sul sedime delle antiche mura della città e al posto di una caserma militare austriaca, tra il 1932 e il 1934 sorse un complesso edilizio intitolato a un grande artista del Rinascimento: Raffaello.

Comunemente chiamate “le Sanzio”, le strutture scolastiche furono progettate da Adalberto Libera (1903-1963) secondo un progetto “ben ambientato e ben disegnato”, come evidenziò la commissione del concorso che gli conferì l’incarico nel 1931. Collocati tra il castello del Buonconsiglio e la Torre Verde, in dialogo con il passato, i moderni corpi di fabbrica ospitanti le aule, la palestra, le torri scalari, il cortile trapezoidale interno e gli altri volumi ridisegnarono lo spazio urbano, dando un volto razionalista alla piazza grazie all’originale fronte rettangolare scandito da 5 finestre tripartite. All’interno, nel vano scale a sud-ovest, Gino Pancheri (1905-1943) realizzò a tempera due grandi dipinti murali raffiguranti scene di vita scolastica, fotografati da Perdomi poco dopo la loro esecuzione.

Tra il 1996 e il 2000 un intervento di restauro diretto da Giovanni Marzari ha consentito un recupero esemplare del complesso, rispettoso dell’impianto originario, valorizzando materiali e colori, ma soprattutto mantenendo l’originaria destinazione d’uso.

SF


12/04/2017