Le tracce di provenienza sui libri

Testimonianze della provenienza e dell'uso degli esemplari

Nota di possesso manoscritta della famiglia Thun: “Ex libris comitis de Thunn Castri Thunn” [ PAT - Archivio provinciale]

Le attestazioni di provenienza sono tutte quelle tracce che sono state lasciate sui libri dai loro possessori o lettori, che ne testimoniano la provenienza e l'uso.

Sugli esemplari della Biblioteca Thun possiamo trovare vecchie segnature di collocazione [*1], note manoscritte, segni d’attenzione, maniculae [*2], sottolineature, note al taglio, note manoscritte di possesso o di dono, ex libris [*3] timbri di possesso, legature personalizzate, superlibros [*4], ecc.

L'ordinamento dei volumi secondo le originarie segnature di collocazione ripropone la fisionomia che la biblioteca presentava nella seconda metà dell'Ottocento, quando è stata ricollocata a Castel Thun nella torretta sud-occidentale della cinta muraria.   Il riconoscimento delle segnature di collocazione, attualmente utilizzate o precedenti, permette di riconoscere la provenienza dei volumi della biblioteca Thun, e di comprenderne l'organizzazione e l'uso nel corso del tempo.

L’analisi e lo studio delle tracce di possesso e provenienza consentono di dare un nome ad alcuni personaggi all’interno della famiglia che hanno ricevuto in dono, posseduto o anche solo letto uno o più libri della biblioteca.  Permettono inoltre di riconoscere piccoli nuclei librari provenienti da collezioni private che sono entrati a far parte della biblioteca Thun.

Si trovano, tra l'altro, volumi con l'ex libris recante le insegne araldiche della famiglia Gaudenti-Roccabruna o la nota manoscritta esplicita del barone Gaudenzio Antonio (1754-1823), studioso e collezionista di Trento.

Alcuni esemplari riportano attestazioni di possesso della nobile famiglia a Prato di Segonzano, altri della famiglia viennese dei conti Sinzendorf, altri ancora hanno note riconducibili ai Firmian.

La presenza sugli esemplari di attestazioni di possesso e provenienza consente quindi di far emergere informazioni riguardo all'organizzazione della biblioteca, ai gusti, agli interessi e alle reti di relazioni dei sui proprietari, che altrimenti difficilmente potrebbero essere conosciute.   Permette inoltre di identificare e recuperare, qualora siano catalogati, gli esemplari conservati da altre biblioteche.  

Esemplari appartenuti ai Thun sono stati individuati presso alcune biblioteche trentine: la Fondazione Biblioteca San Bernardino di Trento, la Biblioteca Diocesana Vigilianum, la Biblioteca dei padri Cappuccini di Trento e la Biblioteca comunale di Trento. Vedi anche l'Archivio dei possessori della Biblioteca Nazionale Marciana.

 

note

  • segnature di collocazione [*1] Combinazione di lettere e numeri presente in genere sul dorso dei volumi, a volte ripetuta anche in parti diverse del documento (frontespizio, carte di guardia, ecc.) su cartellini o in forma manoscritta, che serve a localizzare i volumi sugli scaffali.
  • maniculae [*2] Segni consistenti nel disegno di piccole mani con l'indice teso usate per indicare passi di un testo di particolare interesse. 
  • ex libris [*3] Locuzione latina che significa “dai libri di”. Si tratta di un cartellino a stampa o inciso incollato all’interno del libro, generalmente su carte di guardia e controguardia, per attestarne la proprietà. 
  • superlibros [*4] Decorazione impressa sui piatti della legatura di un libro, contenente il nome del suo possessore o un suo stemma.

 

Le segnature di collocazione

Le tracce di provenienza dei Thun         

             

Le tracce di possesso di Matteo II Thun

 

15/11/2018