Archivio Aldo Bernardi

Un percorso storico-fotografico tra i luoghi del sacro in Trentino

Aldo Bernardi, Trento, fraz. Ravina, "Panoramica/ lebbrosario S. Nicolò", ultimo quarto sec. XX, positivo su carta alla gelatina sali d'argento


[ Archivio fotografico storico, Soprintendenza per i beni culturali, Provincia autonoma di Trento]

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Il fondo, acquisito nel 1999, raccoglie l’ampia documentazione storico-fotografica prodotta e raccolta negli anni precedenti dal fotoamatore Aldo Bernardi nell’ambito di una ricerca, rimasta inedita, su lebbrosari, eremi, ospizi e santuari del Trentino.

Notizie biografiche
Fotografo amatore, Aldo Bernardi (Tione di Trento, 5 agosto 1923 – Trento, 5 gennaio 2004) aderì ai circoli fotografici di Trento (via Milano e via S. Trinità) e Mattarello. Cominciò ad esporre  nel 1964 e si distinse in diversi concorsi fotografici regionali, nazionali e internazionali; si ricordano inoltre sue mostre personali in provincia di Trento, a Bolzano e Milano.

Dopo l’iscrizione alla FIAP (The International Federation of Photographic Art) nel 1978, dal 1979 fu membro della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), che nel 1981 lo insignì del titolo di “Benemerito della fotografia italiana” e nel 1991 quello di “Artista fotografo italiano”.  Fu proclamato Cavaliere nel 1981, Ufficiale nel 1985 e Commendatore nel 1989. A seguito della ricerca “Il racconto fotografico”, si impegnò anche nella didattica del linguaggio fotografico  presso 24 scuole medie del territorio provinciale.

A partire dagli anni Ottanta, in collaborazione con intellettuali, scrittori e giornalisti locali, pubblicò alcuni libri fotografici, a cominciare da Il lavoro perduto (1983), appassionata rievocazione di attività artigianali abbandonate o a rischio di scomparsa; seguirono Tepore trentino (1986) e La civiltà dell’acqua (1988), dedicati rispettivamente alle stufe e alle fontane, esemplificativi di una tipologia di indagine volta a valorizzare la cultura materiale e i connessi universi sociali e di folklore. Data al 1987 Il racconto fotografico: immagine e parola; le ultime vaste ricerche per una nuova collana storico-artistica dedicata ai luoghi del sacro in Trentino sono invece rimaste inedite, ma trovano ampia espressione nei materiali raccolti nel fondo in esame.

Consistenza e descrizione
Il fondo si compone di fototipi e documenti riguardanti 135 antichi luoghi di culto e di assistenza rintracciati sul territorio trentino. Il materiale, ripartito in due serie, denominate A e B, che si ripetono con lievi varianti, è suddiviso per tipologie: eremi (94 fascicoli), ospizi (26 fascicoli), santuari (28 fascicoli), lebbrosari (5 fascicoli) e “tavolette” (77 riproduzioni fotografiche di cartine geografiche 1:25.000). Alcuni siti sono riproposti più volte nell’ambito delle diverse sezioni; è il caso per esempio della chiesa di S. Biagio a Romallo, registrata sia come santuario che come eremo e lebbrosario, o della cappella di S. Bartolomeo in frazione Passo del Tonale a Vermiglio, presente tra i santuari, gli eremi e gli ospizi.

La documentazione fotografica, in bianco/nero, include 2.885 negativi 6x6, 3.887 positivi di formato 18x24 e 256 diapositive che ripropongono le vedute panoramiche delle vestigia degli edifici censiti, per un totale di 7.028 unità. Alle riprese dei manufatti architettonici si aggiungono riproduzioni di opere e documenti relativi ai luoghi esaminati e all’iconografia dei rispettivi santi patroni. Di particolare rilevanza, sotto il profilo storico-artistico, sono le serie dedicate a edifici sottoposti ad interventi di restauro, come l’eremo di San Lorenzo a Borgo Valsugana.

Tutti i siti considerati sono registrati tramite apposite schede su cartoncino, ordinate geograficamente e per tipologia, che all’elenco delle riprese fotografiche effettuate affiancano indicazioni bibliografiche sul soggetto esaminato.
Tra i materiali di corredo si segnalano trascrizioni e riassunti di documenti antichi, mappe, brevi pubblicazioni monografiche, fotocopie e appunti dattiloscritti. Sono presenti inoltre una copia della tesi di laurea dattiloscritta di Don Remo Zottele Notizie storiche sugli eremi del Trentino (Milano 1956), due quaderni manoscritti con note di Aldo Bernardi e la bozza di un volume sui lebbrosari predisposto dall’autore, accompagnata da una lettera dattiloscritta che presenta il suo progetto di una collana editoriale dedicata all’arte religiosa trentina. L’archivio si completa infine con alcuni articoli relativi a pubblicazioni dello stesso Bernardi apparsi sul mensile provinciale “Il Trentino” negli anni 1989-1990.

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