Raccolta Sergio Bernardi

Le scelte di un artista, giornalista, editore

Giovanni Battista Unterveger, Valle di Fiemme, località Giuribello, malga dell' arciduca Enrico, 1880-1890, stampa su carta all'albumina [ Archivio fotografico storico, Soprintendenza per i beni culturali, Provincia autonoma di Trento]

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La raccolta, acquisita in tre lotti negli anni 1992-1994, riflette la varietà degli interessi e delle ricerche di Sergio Bernardi, pittore e giornalista, riunendo alcune significative vedute del Trentino realizzate tra Otto e Novecento con fototipi del 1922 relativi alla costruzione dell’ormai scomparso oratorio del Duomo di Trento.

Notizie biografiche
Dopo gli studi  all’Istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena, Sergio Bernardi (Medolla di Modena, 18 marzo 1937  - Trento, 23 maggio 2020) consegue la laurea in Dams all’Università di Bologna. Nel 1966 si trasferisce a Trento, dove sviluppa la propria sfaccettata vocazione artistica e comunicativa. 

Nel 1976 fonda la rivista “UCT – Uomo, Città, Territorio”, che dedica ampia attenzione al medium fotografico, con articoli riccamente illustrati, interviste ai protagonisti dei maggiori studi fotografici del territorio e una rubrica, a cura dello stesso Bernardi, dedicata all'iconografia trentina nelle cartoline e nelle fotografie storiche ("Un saluto da Trento").
Dal 1978 dirige la casa editrice “Edizioni U.C.T. Trento” e dal 1989 promuove il Premio “Trentino dell’Anno”.

Risale al 1984 la sua adesione al gruppo “Astrazione Arcaica”, con opere di forte cromatismo e stilizzazione geometrica, mentre nel nuovo millennio la sua pittura si carica di una più esplicita tensione sociale. Dal 2000 contribuisce alla scena artistica anche in qualità di presidente del “Cartello degli Artisti”.
Nel 2011 partecipa alla “Biennale d’Arte di Venezia” ed espone al Castello di Schönbrunn a Vienna nell’ambito della mostra Dialogo Europeo. Altre mostre collettive e personali lo portano da Trento a Verona, da Milano a Torino, Modena e Roma, da Monaco di Baviera a Barcellona. 

Consistenza e descrizione
Il fondo comprende in tutto 52 fototipi vari per tecniche e formati.

Il lotto acquisito nel 1992 si compone di 25 positivi, tra cui 23 stampe all’albumina nel formato 20x30 su cartoni che portano il marchio del pioniere della fotografia trentina Giovanni Battista Unterveger (1833-1912); tra le località rappresentate figurano Ala, Marco, Riva del Garda, Arco, Bezzecca,  Storo, Pinzolo, Pergine e Tione, la Val di Fiemme. In larga parte i soggetti corrispondono a quelli elencati nel Catalogo delle vedute edito dal fotografo nel 1894. Sei esemplari sono però riferibili agli anni successivi, quando la direzione dello stabilimento fu progressivamente rilevata dal figlio Enrico Unterveger (1876-1959); è il caso di due particolari dei rilievi del monumento a Dante, eretto nel 1896 davanti alla stazione di Trento, a cui si aggiunge una fotografia di tre dei bozzetti realizzati per il concorso indetto dal comitato promotore dell’opera. Sono presenti inoltre una stampa 20x30 che raffigura la banda musicale di Ala, realizzata dal fotografo Enrico Bonmassari (Trento 1873-post 1923), attivo a Rovereto, e una ripresa 18x24 di Villa Vielmetti di Pergine, probabilmente eseguita dal perginese Eduino Paoli (1848-1923) o dal giovane figlio Erardo (1889-1982).

Al lotto versato nel 1993 appartengono 9 collotipie in formato 23x28,5 raffiguranti paesaggi alpini delle valli di Genova e Rendena; sono opera della ditta Stengel & Co. di Dresda, attiva in Trentino negli anni 1897-1901. Si conserva anche la coperta di un album di carta da disegno recante l'iscrizione manoscritta a penna “Bice Vielmetti”, in cui cui erano inserite le stampe della ditta. 

Del lotto del 1994 fanno parte 10 positivi alla gelatina bromuro d’argento in formato 23x30 dello stabilimento fotografico Beniamino Pasquali (1853-1914), con sedi ad Arco, Levico e Trento; sono tratti da un album smembrato databile agli anni 1894-1910 e raffigurano scorci dell’alta Valsugana che in vari casi si segnalano per i ricercati punti di ripresa.
Il fondo si completa con 4 negativi su lastra di vetro ripresi nel 1922 dal fotografo tridentino Vito Girardi (attestato in corso Tre Novembre a partire dagli anni Venti), che documentò la cerimonia della posa della prima pietra dell’oratorio del Duomo in via Madruzzo, ormai scomparso, e l’interno del teatro S. Pietro di Trento, in vicolo S. Maria Maddalena; allo stesso Girardi sembrano riferibili anche 4 positivi coevi.

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