Il contesto trentino

L'età dei dagherrotipisti itineranti

Fotografo sconosciuto, Ritratto di una donna di Lermoos, 1847, dagherrotipo, 11,5 x 9,5 cm

Museo Regionale Tirolese Ferdinandeum, via Lichtbild-Argento vivo, CC BY 4.0

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L’annuncio dell’invenzione di Daguerre raggiunse il Trentino grazie al resoconto a firma di Giovanni Minotto apparso l’8 marzo sulla Gazzetta Privilegiata di Venezia, ripreso sulle pagine de Il Messaggiere Tirolese il 15 marzo successivo. 

Risale al 27 dicembre 1839 la notizia dell’arrivo a Trento del primo dagherrotipo – una veduta di Milano – portato dalla città lombarda dal dottor Lorenzo de Panizza ed offerto per alcuni giorni alla curiosità dei concittadini nei locali dell’Istituto di lettura. 

Dagli anni Quaranta, Trento e Rovereto ospitarono i primi fotografi ritrattisti itineranti, tra cui si ricordano i coniugi Elisa e Ferdinand Brosy, che nel 1854 prenderà come apprendista Giovanni Battista Unterveger, primo fotografo stabile del Trentino allora austriaco, a cui dobbiamo un sapido resoconto della “vita randagia” condotta dal maestro, e per estensione dalla schiera, più o meno improvvisata, dei dagherrotipisti ambulanti. Come rappresentativo esempio della produzione del Brosy si veda il bel Ritratto di Eugenia Pallav “[…] di anni 19 e mezzo” ripreso il 14 ottobre 1846 e custodito nella collezione di Andrea Mandarino presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. 

Nell’Archivio fotografico storico si conserva un unico dagherrotipo, un Ritratto di gentildonna – forse la contessa Francesca (Fanny) Libera Marzani – che versa purtroppo in cattive condizioni conservative per il contatto con l’aria e l’ossidazione della lastra argentata. Fa parte della collezione storica del fotografo Luciano Eccher (1928-2007), appassionato cultore della storia locale della fotografia oltre che narratore per immagini del Trentino nel secondo Novecento.

Al medesimo orizzonte culturale appartiene il più antico dagherrotipo tirolese attualmente conservato, pubblicato nell’ambito del progetto Lichtbild – Argento vivo e nel catalogo della mostra in cinque sedi Frauenbilder: historische Fotographien = Signora fotograf(i)a: collezioni storiche. Tirol-Südtirol/Alto Adige-Trentino, realizzata nel 2019 con la collaborazione della Soprintendenza trentina.
Si tratta del severo Ritratto di una donna di Lermoos, datato 1847, delle collezioni del Museo Regionale Tirolese Ferdinandeum. Con i suoi tratti paesani, l’immagine ci ricorda che, pur conservando sempre un certo pregio rispetto ad altre, successive tecniche fotografiche, la dagherrotipia, per la prima volta nella storia, portò il ritratto alla portata delle classi meno abbienti. Conservare la memoria visiva del proprio volto e di quello delle persone care, da questo momento, non sarà, mai più, un privilegio di pochi.

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km

09/04/2020