Descrizione del Codice: Tr88
Trento, Museo Provinciale d’Arte, Castello del Buonconsiglio, ms. 1375 (Tr 88)

1456-1462

Trento

Manoscritto cartaceo di 422 cc.; cartulazione moderna a penna da 1 a 422 nell’angolo superiore esterno del recto; sono pentagrammate ma senza notazione le cc. 1r, 39r, 85r, 93v-94r, 96v-97r, 106v-109r, 135r, 141r, 162r, 168, 216r, 276r, 329r, 357r, 362v-363r, 372r, 375r, 384r, 386v, 390r, 398r, 410v.

FILIGRANE: si rileva la presenza di 4 filigrane (Wright 1996); i fogli con le 4 filigrane sono collocati in successione all’interno del ms.; dalla datazione delle filigrane si desume che il ms. fu copiato nell’ordine con il quale è tuttora legato (riferimenti alle figure da Saunders 1989=S, le datazioni da Wright 1996):
1. due falci di luna disposte a specchio sormontate da una stella (fasc. I-II, cc. 1-24), S32: 1456;
2. monte a tre cime sormontato da una fiore a sette petali (fasc. III-XXI, cc. 25-252), S33: ?;
3. testa di bue sormontata da un fiore a sette petali (fasc. XXII-XXVI, cc. 253-314), S34-36: 1460/1462;
4. testa di bue sormontata da un fiore a sette petali (fasc. XXVII-XXXV, cc. 315-422), S37-39: 1460-1462;
La filigrana 1 si rintraccia anche nell’ultimo fascicolo di Tr 90, la 4 anche nel primo fascicolo di Tr 89: ciò suggerisce che l’ordine di copiatura dei 4 mss. trentini più recenti sia il seguente: Tr 90, Tr 88, Tr 89 e Tr 91.

DIMENSIONI: 302/305x215/217 mm.

FASCICOLAZIONE: 35 fascicoli: 34 senioni e 1 settenione, corrispondente al fasc. XXII (cc. 253-266); segnatura dei fascicoli parzialmente visibile alle cc. 12v, 96v, 120v e 168v nell’angolo inferiore esterno del recto; l’unica segnatura ancora leggibile è il “10” a c. 120v: tale numerazione corrisponde all’attuale successione dei fascicoli.

SCRITTURA E MANI: scrittura corsiva di base cancelleresca della metà del XV sec., in inchiostri di varie sfumature; musica e testo risultano vergati spesso da mani diverse: si rintraccia, nel complesso, la presenza di un copista principale e di 11 (Wright 1996) o 12 (Gerber 1992) copisti secondari; la mano del copista principale è rilevabile, secondo Gerber 1984, in ben 288 composizioni su un totale di 298; egli è inoltre il responsabile principale dei mss. Tr 89, Tr 90 e Tr 91. La mano di uno dei copisti secondari si rintraccia anche in Tr 89: potrebbe essere l’assistente di Wiser, Petrus Schrott.

STRUTTURA DELLA PAGINA: 8 pentagrammi di 15,5 mm, specchio 217/228x139/141 mm, rigatura verticale a penna; in numerose carte, il copista ha aggiunto un pentagramma nel margine inferiore.

DECORAZIONE: iniziali sovramodulate al tratto, poste in margine esterno, si rilevano nell’ultimo fascicolo alle cc. 411v, 413v, 414v, 415v.

NOTAZIONE MUSICALE: mensurale bianca; il color è reso attraverso l’annerimento dei valori.

LEGATURA: resti di una legatura in piena pelle su assi del sec. XVI (?), con fermagli in ottone; sul piatto anteriore, 2 contrograffe in ottone a forma di foglia trilobata, decorate lungo il bordo con una incisione a bulino; graffe molto simili si rinvengono nelle legature dei mss. Tr 89 e Tr 91. La legatura è stata restaurata nel 1975-1976 dal Laboratorio di restauro del libro di S. Maria di Rosano (Firenze).

STATO DI CONSERVAZIONE: prima del restauro effettuato nel 1975-1976 il ms. versava in condizioni pessime: l’umidità aveva intaccato tutte le carte nella parte superiore, tanto da rendere quasi illeggibile la notazione in corrispondenza del primo pentagramma, in alcuni casi anche del secondo e del terzo (notizie tratte dalla descrizione fornita dal laboratorio che eseguì i restauri); attualmente il primo pentagramma risulta molto sbiadito e di difficile lettura, nei primi quattro fascicoli anche il secondo; si riscontrano danni dovuti all’acidità dell’inchiostro, che a cc. 241-315, soprattutto nel margine superiore, danneggiato dall’acqua, ha forato le carte; inoltre macchie di varia natura e aloni di umidità.

COPISTI: lo scriba principale de ms. è stato identificato in Johannes Wiser, sacerdote di Monaco, la cui presenza a Trento è testimoniata a partire dal luglio 1455. Amico e collega di Johannes Lupi a Trento, Wiser è responsabile principale del nucleo più recente dei manoscritti trentini di polifonia, al quale appartengono anche Tr 90, Tr 89 e Tr 91, copiati tra il 1453 e il 1477 (Wright 1996). La maggior parte dei copisti secondari sarebbero invece da identificare in allievi di Wiser, che imitano la scrittura del maestro (Gerber 1984). Fa eccezione uno il più importante dei copisti secondari (denominato in Wright 1996 copista “B”), la cui mano si rintraccia anche in Tr 89, che potrebbe essere identificato in Petrus Schrott, prima succentor di Wiser e poi suo successore nella carica di rector.

DESCRIZIONE INTERNA:
il ms. riporta in totale 298 composizioni, articolate come segue:
1. cc. 1-113: cicli di ordinarium con alcuni mottetti e Magnificat;
2. cc. 113-220: cicli di proprium;
3. cc. 220-252: inni, Magnificat, mottetti, sezioni di proprium;
4. cc. 253-327: cicli di ordinarium;
5. cc. 327-351: Magnificat, antifone, sequenze;
6. cc. 351-359: 1 ciclo e sezioni di proprium;
7. cc. 359-422: cicli di ordinarium.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:

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Strohm, R. voce “Trienter Codices” in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, Sachteil 9, Kassel 1998, coll. 801-812.
Wright, P., Johannes Wiser’s paper in Wright P. (a cura di), I codici trentini: Nuove scoperte e nuovi orientamenti della ricerca, Atti del convegno internazionale The Trent Codices: New Findings and New Directions, Trento, Castello del Buonconsiglio, 24 settembre 1994, Trento 1996, pp. 31-53.

Le schede sono compilate da Giulia Gabrielli secondo le norme ICCU della "Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento"