Descrizione del Codice: Tr91
Trento, Museo Provinciale d’Arte, Castello del Buonconsiglio, ms. 1378 (Tr 91)

1472-1477 circa

Trento

Manoscritto cartaceo di 259 cc.; cartulazione moderna a penna da 1 a 259 nell’angolo superiore esterno del recto; sono pentagrammate ma senza notazione le cc. 67r, 189v-190r, 201v-202v, 211r, 213r, 214v, 226r, 235v-236r, 243v-244r, 257r, 259v.

FILIGRANE: si rilevano 6 filigrane; le filigrane 1-4 si presentano in successione all’interno del ms.: dalla loro datazione si desume che il ms. è stato presumibilmente copiato e assemblato in ordine cronologico; fanno eccezione i fasc. XIX e XX, caratterizzati da filigrane diverse e non databili; in base alla datazione delle filigrane, si deduce che il ms. è il più recente della serie dei codici trentini copiati da Wiser (le figure da Saunders 1989=S, la datazione da Wright 1995):
1. testa di bue sormontata da fiore a sette petali con freccia che scende in verticale dal muso (S46-47): 1472;
2. bilancia entro un cerchio sormontata da stella (S48): 1474;
3. bilancia in un cerchio sormontata da stella a 6 punte (S49-50): 1475-1477;
4. monte a tre cime sormontato da una fiore a 6 petali (S51-52): 1475-1478;
5. testa di bue sormontata da fiore a 5 petali con freccia che scende dal muso (fasc. XIX, S53): ?;
6. testa di bue sormontata da corona e fiore a 7 petali (fasc. XX, S54): ?;
Nessuna filigrana è presente negli altri codici trentini.

DIMENSIONI: 310x218/220 mm.

FASCICOLAZIONE: 22 fascicoli: 19 senioni completi, 1 incompleto (fasc. XIX, cc. 215-225, mancante l’ultima carta), 2 quinioni (fasc. VII e XX, cc. 73-82 e 226-235).

SCRITTURA E MANI: scrittura corsiva di base cancelleresca della metà del XV sec., in inchiostro bruno e grigio; si rileva la presenza di un copista principale, responsabile anche di Tr 88, Tr 90 e Tr 89, e di 8 copisti secondari (Wright 1996).

STRUTTURA DELLA PAGINA: 9 pentagrammi di 15,5 mm, rigatura verticale a secco (cc. 1-119) e a penna (cc. 119-214, 236-259), specchio 249x157/163 (252/254x151/153 nelle carte rigate a penna); il fasc. XIX (cc. 215-225) rigato a piombo; il fasc. XX (cc. 226-235) ha 8 pentagrammi di 16 mm, rigatura a secco (?), specchio 237/241x159(?) mm; in molte carte sono presenti, nel margine inferiore, pentagrammi aggiunti in un secondo tempo dal copista.

DECORAZIONE: alle cc. 73v-80r e 215v-235r sono presenti 21 iniziali al tratto sovramodulate, in inchiostro grigio e bruno.

NOTAZIONE MUSICALE: mensurale bianca; il color è reso attraverso l’annerimento dei valori.

LEGATURA: resti di una legatura in piena pelle (?) su assi, del sec. XVI (?), con fermagli in ottone; sul piatto anteriore 2 contrograffe in ottone a forma di foglia trilobata, decorate lungo il bordo con un’incisione a bulino; graffe molto simili si rinvengono nelle legature dei mss. Tr 88 e Tr 91. La legatura è stata restaurata nel 1975-1976 dal Laboratorio di restauro del libro di S. Maria di Rosano (Firenze); in questa occasione la pelle di copertura è stata completamente sostituita.

STATO DI CONSERVAZIONE: prima del restauro del 1975-1976, il ms. versava “in pessime condizioni” per l’umidità e l’acidità dell’inchiostro, che da c. 40 alla fine del ms. aveva perforato le carte provocando gravi danni; erano presenti “macchie color violaceo e vasti aloni di umidità” (notizie tratte dalla relazione fornita dal laboratorio che eseguì il restauro); attualmente sono visibili macchie in corrispondenza del margine esterno, soprattutto nei primi due e negli ultimi due fascicoli; le cc. 40-214 risultano danneggiate in maniera consistente dall’acidità dell’inchiostro; la c. 215 è molto usurata: sembra aver avuto la funzione di coperta per i fascicoli XIX e XX (cc. 215-235), che probabilmente circolavano separati; carte molto rifilate.

COPISTI: lo scriba principale è stato identificato in Johannes Wieser, sacerdote di Monaco, la cui presenza a Trento è testimoniata a partire dal luglio 1455. Wieser è responsabile principale del nucleo più recente dei manoscritti trentini di polifonia, al quale appartengono anche Tr 88, Tr 90, e Tr 89, copiati tra il 1453 e il 1477. Tr 91 sarebbe il ms. più recente della serie.

DESCRIZIONE INTERNA:
in base al contenuto si possono individuare 4 diverse sezioni:
1. cc. 1-60 (fasc. I-V): 3 cicli e sezioni di ordinarium, mottetti, intonazioni del Benedicamus Domino;
2. cc. 61-178 (fasc. VI-XV): 3 cicli di ordinarium, sezioni di proprium e di ordinarium ordinati in base alla destinazione liturgica, antifone;
3. cc. 179-214 (fasc. XVI-XVIII): un ciclo e sezioni di ordinarium, musica per i vespri e antifone mariane;
4. cc. 215-259 (fasc. XIX-XXII): cicli di ordinarium seguiti da composizioni profane.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:

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Bridgam N., Manuscrits de Musique Polyphonique XVe et XVIe Siècles. Italie (Repertoire International des Sources Musicales, serie B/IV: Handschriften mit mehrstimmiger Musik des 11. - 16. Jahrhunderts, 5), München 1991, pp. 514-522.
Carlini A. - Curti D., Il Quattrocento e i Codici Musicali Trentini, in Dalla polifonia al Classicismo. Il Trentino nella musica, Trento 1982.
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Restauri ed acquisizioni 1973-1978, Catalogo della mostra Castello del Buonconsiglio-Palazzo della Albere, Giugno-Novembre 1978, Trento, 1978, pp. 278-280.
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Saunders E., The Dating of the Trent Codices from Their Watermarks, With a Study of the Local Liturgy of Trent in the Fifteenth Century (Outstanding dissertations in music from British Universities), New York-London 1989.
Strohm R., voce “Trienter Codices” in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, Sachteil 9, Kassel 1998, coll. 801-812.
Wright P., Johannes Wieser’s paper in Wright P. (a cura di), I codici trentini: Nuove scoperte e nuovi orientamenti della ricerca, Atti del convegno internazionale The Trent Codices: New Findings and New Directions, Trento, Castello del Buonconsiglio, 24 settembre 1994, Trento 1996, pp. 31-53.
Wright P., Paper Evidence and the Dating of Trent 91, “Music and Letters”, LXXVI (1995), pp. 487-508.

Le schede sono compilate da Giulia Gabrielli secondo le norme ICCU della "Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento"